Trending
{"ticker_effect":"slide-h","autoplay":"true","speed":3000,"font_style":"normal"}
Alluvione a Genova, però chiudono i cimiteri e non le scuole

Alluvione a Genova, però chiudono i cimiteri e non le scuole

Ci sono state purtroppo molte vittime a causa del mal tempo in questi giorni in Liguria ed in particolare Genova sono morte due persone. Angera Charamonte, 40 anni, è stata sorpresa da un torrente cittadino dopo aver recuperato il figlio da scuola. Maria Costa invece, 19 anni, è morta dopo essere andata a prendere il fratello minore di 14 anni. Insomma persone morte mentre come qualsiasi persona normale mentre sbrigava commissioni del tutto normali.

L’emergenza non è cessata dunque nel capoluogo ligure, ma non è passata l’alluvione che già un fiume di parole esonda in polemica sul fatto che le scuole siano rimaste aperte, nonostante tutti i cattivi presagi, mentre i cimiteri siano stati chiusi come misura cautelativa. “Da qualche giorno il comune di Genova ha provveduto ad emettere un’ordinanza per chiudere i cimiteri mentre le scuole rimanevano rigorosamente aperte” ha attaccato Raffaella Della Bianca, consigliere regionale del Pdl.

Il sindaco di Genova di centro sinistra ha replicato invece ribaltando la frittata: “la scelta di mandare i bambini a scuole è stata provvidenziale, immaginate cosa sarebbero stati 40000 bambini portati in macchina dai nonni, dai parenti o dagli amici in giro per la città durante l’alluvione“. Una scusa a dir poco ridicola visto che in caso di mal tempo nessuno porta in giro i bambini, men che meno con previsioni meteo così infauste e con tanti disastri già avvenuti così vicino al capoluogo della Liguria.

Attacca il sindaco anche il capogruppo del Pdl nella Regione Toscana, Matteo Rosso: “sono convinto che questo disastro potesse essere evitato o forse contenuto se si fosse provveduto ad un urgente pulizia dell’alveo dei fiumi, ad una corretta manutenzione dei tombini e se si fossero tenute chiuse le scuole nella data di oggi. Considetando che ieri sera è stato diramato un comunicato con cui la Giunta comunale raccomandava ai cittadini di non uscire di casa se non in casi di estrema necessità.”

Ma il Sindaco non si da per vinto ed anzi replica per le rime: “i luoghi pubblici in momenti di emergenza devono restare aperti, i bambini nelle scuole del Comune di Genova hanno potuto stare al caldo, al sicuro, con adulti consapevoli del rischio, è stato meglio portarli per le scuole che in giro per la città, la polemica sulla mancata chiusura delle scuole è inutile“.

Lascia un commento