Si tratta del primo caso del genere in Nuova Zelanda e, forse, non soltanto lì. Parliamo di una donna neolandese, condannata a 6 mesi, sebbene in libertà vigilata, per aver somministrato cannabis al suo bambino di 3 mesi allattandolo al seno. La mamma “esemplare”, 29 anni, si è riconosciuta colpevole di “aver somministrato una droga illegale a una persona sotto i 18 anni”, in seguito ad una perquisizione fatta dalla polizia nella sua casa. Mentre lei è stata condannata a 6 mesi di libertà vigilata, il suo partner è stato incriminato per altri reati di droga.
Dinanzi al tribunale distrettuale di Whanganui, nell‘Isola del Nord, il pubblico ministero ha sostenuto che l’azione della donna corrisponde ad abuso di minori. Il pm ha dichiarato:
In queste circostanze si tratta di violenza domestica, ed è chiaro che il bebè e la madre hanno bisogno di aiuto. Molti credono che le attività legate alla droga siano reati senza vittime, ma hanno impatto sulle persone attorno a loro. Non è giusto danneggiare i bambini con tali scelte.