Tiene banco il caso della funivia di Monte Faito. La funivia che collegava Castellammare di Stabia al monte Faito è stata posta sotto sequestro in seguito alla tragica caduta di una cabina nel primo pomeriggio di ieri, incidente che ha causato la morte di quattro persone. L’inchiesta, coordinata dalla procura di Torre Annunziata, ha portato al sigillo delle stazioni a monte e a valle, dei piloni, delle cabine, del cavo e di un ufficio contenente documentazione già acquisita.
Ulteriori dettagli sul caso della funivia di Monte Faito
L’area è stata monitorata anche con un elicottero, e sono previsti esami autoptici sulle vittime. I vigili del fuoco stanno conducendo ispezioni tecniche nella zona del disastro, anche con l’ausilio di un drone, il cui utilizzo era stato impedito inizialmente dal maltempo. L’unico superstite, un uomo presumibilmente israeliano non ancora identificato, versa in condizioni critiche ma stabili all’Ospedale del Mare, con prognosi riservata e sottoposto a ventilazione meccanica e sedazione profonda.
Ulteriori accertamenti diagnostici sono in programma per escludere danni interni tardivi. Il presidente dell’Eav, Umberto De Gregorio, ha escluso categoricamente un legame tra il maltempo e il crollo, citando il sistema automatico di blocco della funivia in caso di vento forte. Ha inoltre sottolineato la recente riapertura dell’impianto, avvenuta dopo tre mesi di rigorosi collaudi e controlli sulle funi.
De Gregorio ha definito la tragedia “inspiegabile” e ha promesso la massima collaborazione con le autorità, annunciando anche un’indagine interna con professionisti di alto profilo per analizzare tutte le possibili cause, inclusi errore umano ed evento eccezionale. I vigili del fuoco hanno rimosso il cavo della funivia che era caduto sulla linea elettrica della Circumvesuviana, interrompendo temporaneamente il traffico ferroviario tra Pioppaino e Castellammare. La circolazione è poi ripresa sull’intera tratta Napoli-Sorrento.
Il sindaco di Castellammare di Stabia ha decretato il lutto cittadino e annullato le iniziative pasquali, invitando ad evitare “processi di piazza” e a lasciare lavorare gli inquirenti. L’Arcidiocesi di Sorrento-Castellammare ha espresso il proprio dolore, confermando la via crucis cittadina e invitando alla preghiera. Il Soccorso alpino e speleologico della Campania ha ricostruito le difficili fasi dell’intervento, complicate dall’impervietà della zona e dal maltempo. Il macchinista della cabina a monte era irraggiungibile.
I soccorritori hanno individuato i resti della cabina e il ferito, recuperato con l’elisoccorso, mentre per gli altri quattro passeggeri non c’era più nulla da fare. Le operazioni di ricerca e recupero delle salme sono proseguite fino a tarda notte con la partecipazione di diverse forze dell’ordine e della protezione civile.
Una tragedia che, stando ai vari dati emersi fino ad ora, può sembrare inspiegabile, ma purtroppo un errore è stato commesso e bisogna capire la causa di tale disastro. In ogni caso si esclude il maltempo come principale indiziato per quanto accaduto.