L’intelligenza artificiale è ormai il presente della nostra realtà e sarà sempre più il nostro futuro ed è normale che molte aziende stiano investendo su questo tipo di tecnologia. Intanto ecco che è approdato sul mercato un nuovo programma di intelligenza artificiale generativa DeepSeek, realizzato dall’imprenditore cinese Liang Wenfeng, che è pronto a contrastare in maniera imponente la più popolare Chat GPT, che sappiamo provenire dagli States.
Cosa sappiamo sul DeepSeek
Si tratta di un programma più economico e più potente del rivale americano e già sembra aver fatto dei danni. Infatti sono crollati nei mercati i titoli delle società legare proprio all’AI, come ad esempio Nvidia. Liang ha dichiarato come ormai la Cina disponga di tutti i mezzi possibili per creare qualcosa di nuovo e non solo copiare ciò che arriva dall’Occidente, per questo ha puntato su questa novità che è sintomo di come il suo Paese stia cercando di investire sempre più sull’innovazione.
L’imprenditore cinese non parla di copiare, ma intanto il suo programma di intelligenza artificiale generativa non è altro che una versione aggiornata e più economica dell’invenzione americana. Chiaramente però a far paura gli americani è il costo di sviluppo di questa tecnologia che l’imprenditore cinese è riuscito a ridurre notevolmente.
Per Chat GPT invece sono state necessarie risorse alquanto ingenti che solo i più grandi hanno potuto permettersi, ossia Open AI, Google, Meta, Amazon e X. Liang invece ha fatto capire che anche una piccola startup può farcela, senza incidere troppo sui costi. Se poi i colossi americani hanno tenuto il massimo riserbo sul tipo di sviluppo utilizzato, Liang invece ha reso tutto pubblico.
Ci si chiede come sia stato possibile che DeepSeek sia stato sviluppato in così poco tempo e con un risparmio davvero notevole. Questo è il cruccio degli americani che a questo punto temono un affronto che porterebbe ad una chiara sconfitta. Intanto gli USA stanno provando a rispondere con alcuni accorgimenti importanti. Trump infatti ha già attivato un primo piano nel campo dell’AI, ossia di rimuovere controlli e restrizioni imposti da un ordine esecutivo dell’amministrazione Biden.
In base a quell’ordine, le aziende che sviluppano modelli di IA che pongono un “serio rischio” per la sicurezza nazionale, la sicurezza economica o la salute e la sicurezza pubblica avrebbero dovuto informare le autorità di regolamentazione quando addestrano i loro modelli e condividere i risultati dei test di sicurezza. Trump sta invece iniziando a dare più libertà agli sviluppatori: un approccio molto più rischioso, ma anche molto più orientato allo sviluppo.
La Cina si è trovata fino ad ora molto indietro sull’AI per colpa di un regime troppo rigido e dirigista, ma con Liang Wenfeng è stato fatto qualcosa di nuovo e rivoluzionario che potrebbe cambiare un bel po’ le carte in gioco. Chiaramente il Partito Comunista impone vincoli ideologici importanti che impediscono di far sviluppare al meglio DeepSeek, ma Liang è uno che non si arrende.