L’ambientazione potrebbe ricordare quella del celebre film di Alfred Hitchcock, Gli Uccelli, del 1963. Non siamo però, a Bodega Bay, ma ad Hopkinsville, una cittadina di 35mila anime del Kentucky (USA). Probabilmente a causa delle sue temperature non troppo rigide, Hopkinsville è stata scelta come luogo di svernamento da milioni di merli, che solitamente procedono verso sud.
Dopo aver vagato per le campagne in cerca di cibo, gli uccelli tornano ad oscurare i cieli della cittadina statunitense, di sera, cercando riposo su alberi, tetti, grondaie. Il tutto abbandonando sul terreno escrementi di ogni tipo. Il pericolo è quello che si possa innestare una vera e propria epidemia, senza contare la lotta quotidiana delle persone contro la puzza, incrementando il rischio di cadute e di incidenti stradali per il terreno che è stato reso viscido dalla poltiglia prodotta dai merli.
Le feci dei merli sono in grado di produrre un’infezione, l‘istoplasmosi, provocando dei sintomi simili alla polmonite. Il rischio non è solo per gli esseri umani, ma anche per gli animali domestici. Purtroppo le feci contaminano anche il terreno, in quanto la loro acidità è in grado di alterare la composizione del terreno. Ogni tentativo per liberarsi dei fastidiosi merli si è finora rivelato privo di effetti. Dai cannoni ad aria ai fuochi d’artificio verso quelle che sono le dimore momentanee degli uccelli, ogni mezzo si è mostrato del tutto vano.