La satira di Maurizio Crozza torna come sempre a Ballarò e non poteva non essere indirizzata in primis allo spettacolo di Sky di ieri sera, ovvero il confronto dei 5 candidati alle Primarie del centro-sinistra. “C’erano 5 politici del centrosinistra che parlavano e non si guardano in faccia. Non si vedeva uno spettacolo del genere dall’ultimo governo Prodi. Chi ha vinto? Be, direi che Grillo un bel 20% se l’è preso.”, dice Crozza divertito e aggiunge: “Quelli di Sky ti hanno fregato, Giova. Lo sai perché non si sono fidati di te? Perché non volevano che il loro carisma venisse oscurato da Pagnoncelli. Un uomo mi ha convinto… quello… con la giacca…uff… quello bravo, il più lucido di tutti…l’unico che ha detto cose che si capivano. Ah, ecco, il conduttore.”
Non potevano mancare poi delle battute riguardanti il manifesto dei fantastici 5. “Far fare Silver Surfer a Tabacci è come far fare Pisolo a Crosetto che è alto 7 metri”, dice Crozza che aggiunge ancora: “Un tempo alla sinistra il manifesto lo scriveva Karl Marx, oggi la Marvel, il famoso Karl Marvel.”
Inevitabile la carrellata di sul sindaco di Firenze Matteo Renzi che, secondo Crozza, aveva un sacco di slogan: “Renzi, basta la parola”, Brrrrrr Renzi, basta una parola. Lui sì che era a suo agio, non come Bersani, che pareva una mondina al privée del Billionaire.” Ma su un punto tutti i candidati si trovano d’accordo e cioè su Marchionne. “Se l’uomo torcia vuole venire a fare qualche saldatura a New York non ci offendiamo”, scherza Crozza imitando l’amministratore delegato della FIAT.
Si passa, poi, all’imitazione di Antonio Di Pietro. “Nell’Idv c’è solo Di Pietro, non ha superpoteri ma super poderi. Bersani è l’uomo coso, Di Pietro l’uomo casa”, dice il comico. Il riferimento finale è a Gabriele Cimadoro, cognato dell’ex magistrato indagato per abuso di ufficio: “Se mia moglie non è mia moglie, mio cognato non è mio cognato.”
Ballarò, la copertina di Crozza del 13 novembre (VIDEO)
