Grilli: “Ci sono i fondi per i malati di Sla”

Il ministro dell’Economia Vittorio Grilli, intervenendo a margine dei lavori del G20 a Città del Messico, ha voluto porre fine alle polemiche che si erano scatenate sui fondi per i malati di Sla, dei quali si era paventata l’abolizione, spiegando che alcuni stanziamenti potranno arrivare dal fondo di 900 milioni già previsti nel ddl di stabilità. “Volevo rassicurare, non c’è nè una dimenticanza nè un’assenza di risorse” ha affermato il ministro, che ha poi spiegato:

 “Nella legge è previsto un fondo da 900 milioni da destinare a diverse priorità, la prima delle quali sono le politiche sociali e al loro interno c’è la questione della non autosufficienza e quindi della Sla. Ne ho parlato con i relatori e c’è il consenso di destinare parte di questi soldi per questa gravissima esigenza”.

Subito è arrivata la conferma del relatore del Pdl Renato Brunetta, che ha incontrato alla Camera il sottosegretario all’Economia Gianfranco Polillo assieme a PierPaolo Baretta del Pd e Amedeo Ciccanti dell’Udc, ed ha ribadito il “pieno accordo con il governo per ripristinare la stessa cifra stanziata lo scorso anno per i malati di Sla“.

Oggi pomeriggio anche l’Udc aveva presentato un emendamento per il ripristino di tali fondi, come annunciato su Twitter dal leader Pierferdinando Casini. Il dibattito sulle risorse da destinare alle persone non autosufficienti e ai malati di Sla era all’ordine del giorno dopo che il 21 ottobre scorso i disabili avevano iniziato uno sciopero della fame contro i tagli del governo e il 31 avevano manifestato in piazza a Roma. La legge di stabilità, comunque, sembra essere ancora lontana dall’essere varata, e il presidente della Commissione Bilancio della Camera, Giancarlo Giorgetti, ha reso noto che finora sono stati bocciati quasi 900 emendamenti, più della metà di quelli presentati.

Il Pdl minaccia la bocciatura del disegno di legge se dovessero essere confermati i tagli agli organici delle forze di polizia. Maurizio Gasparri, capogruppo del partito al Senato, ha affermato: “Il governo sia coerente, qualora le nostre proposte non venissero accolte, la legge di stabilità non meriterebbe altro che la bocciatura”. Il Pd invece è contrario ad ulteriori tagli alla scuola, e Francesca Puglisi, responsabile Scuola del partito, afferma: “Vanno soppresse le norme della legge di stabilità che danneggiano la scuola, la qualità della didattica e la vita lavorativa degli insegnanti”.