Il sospetto di essere stato tradito l’ha fatto andare fuori di testa e, così, un uomo ha tagliato naso, orecchie e labbra alla moglie e – come se non bastasse – è andato nella cameretta della figlia ancora in fasce e l’ha strangolata mentre dormiva nella sua culla. La tragedia è avvenuta in Pakistan, in uno sperduto villaggio agricolo della provincia meridionale del Sindh e a raccontarla è stato il quotidiano The Dawn.
Lunedì notte, l’ennesimo litigio della coppia che ha fatto perdere del tutto la ragione all’uomo che, con una furia inaudita, ha trascinato la moglie di 25 anni fuori di casa per portarla in un campo dove nessuno potesse udire le sue grida disperate. Con un coltello l’ha sfigurata senza pietà, asportandole il setto nasale, le labbra e le orecchie; poi, si è diretto verso casa, dove ha strozzato la neonata di appena 15 giorni che, secondo lui, era nata da un tradimento della moglie.
Una crudeltà che lascia senza parole e che viene raccontata dalla povera ragazza, Lali, che si trova adesso ricoverata e sedata in ospedale con il viso completamente bendato. La piccola innocente che ha perso la vita in questo modo assurdo è stata già sepolta in seguito all’autopsia condotta sul suo corpicino, autopsia che ha confermato la morte per strangolamento.
La polizia è adesso in cerca dell’uomo, che si è dato alla fuga dopo l’orrendo – a dir poco – delitto. Gli agenti hanno, però, trovato il fratello dell’assassino, che ha affermato non ci fosse nessun altro in casa quando l’uomo ha commesso i crimini. La coppia si era trasferita soltanto da poche settimane nel villaggio che sorge vicino alla città di Sanghar.
I casi di violenza contro le donne sono drasticamente in aumento in Pakistan, dove la pratica del “delitto d’onore” è ancora molto diffusa, nonostante sia stata abolita per legge nel 2004. L’Aurat Foundation – organizzazione che lavora in difesa delle donne – ha raccolto i dati di ben 4.585 casi di violenze commesse sulle donne dall’inizio dell’anno, con un aumento del 7 per cento rispetto allo stesso periodo del 2011.