Lisa Brown – deputata del Partito Democratico degli USA – è stata cacciata dalla Camera per aver pronunciato il termine medico “vagina”. L’uso della parola in questione è avvenuto durante una discussione a seguito di un attacco del Partito Repubblicano ai diritti delle donne: una legge che renderebbe più difficile l’aborto e che proibirebbe tutti gli aborti dopo le 20 settimane, con eccezione fatta per alcuni rari casi come, ad esempio, nel caso in cui vi sia pericolo di vita per la madre.
“Sono lusingata, signor Speaker, che lei sia così interessato alla mia vagina: ma no significa no“, ha risposto la deputata al capo dell’Assemblea, durante la discussione alla Camera. E così, Lisa Brown è stata subito allontanata dall’aula per aver usato una parola che, evidentemente, sembra fare più paura delle parole “crisi” o “disoccupazione”.
“Quello che ha detto è così offensivo che non lo ripeterei mai davanti a delle signore. Non lo direi nemmeno se ci fossero degli uomini“, ha commentato Mike Calton, deputato repubblicano di Nashville. Non pensando, evidentemente, che “vagina” è il termine medico usato per indicare l’organo sessuale femminile.
Il fatto è accaduto presso la Camera del Michigan, dove a Lisa Brown è stato impedito di parlare anche il giorno seguente: “Se non posso dire “vagina”, perché stiamo legiferando sulle vagine? È il termine medico corretto, che linguaggio dovrei usare? Siamo tutti adulti qui“, ha replicato la deputata, spiegando di non aver usato una parola inappropriata.
Non è, comunque, l’unico caso particolare verificatosi negli USA, ultimamente: in Oklahoma, infatti, una repubblicana ha proposto una legge che vieti la dispersione del seme maschile, in quanto considerato alla stregua dell'”uccisione di un bambino”.
Il video che vede come protagonista la deputata del Partito Democratico, Lisa Brown, durante la discussione incriminata, sta già facendo il giro del web. Eccolo: