Brancolano ancora nel buio le indagini riguardanti la scomparsa di un uomo de L’Aquila, di 38 anni, scomparso nella serata di lunedì. Marco Bonanni, prima di sparire ha però lasciato un messaggio su Facebook nel quale ha scritto le seguenti parole: “Prima di tutto scusate ma non ho altra scelta! Mi dispiace ma non sono in grado di portare ancora avanti tutto! Addio!”.
Grande è la preoccupazione tra i membri della sua famiglia. Il cellulare di Marco risulta spento, mentre il fratello Christian ha scritto sul social network: “Ha una Saxo bianca targata AV473PL, aiutatemi non lo trovo”. Proseguono anche oggi le ricerche, iniziate ieri, da parte della polizia, della forestale, dei carabinieri e dei vigili del fuoco, ma ancora nessuna traccia.
Separato con due figlie, Marco si era trasferito a L’Aquila da Poggio Picenze dopo essersi diviso dalla moglie. Lavorava presso il distributore di carburanti Pistilli. Domenica l’uomo avrebbe passato la serata al “Poco Loco” di Paganica, dove agli amici avrebbe espresso il desiderio di andare a vivere in Brasile. Chi lo conosceva ritiene che le sue parole fossero dettate dal fatto di avere dei debiti e di non aver ancora finito di pagare l’Opel Corsa comprata di seconda mano dal suo datore di lavoro.
Le ricerche di Bonanni si sono concentrate nella zona di Civitaretenga e Navelli, dove il telefonino è stato agganciato per l’ultima volta prima che risultasse inattivo. Proprio con la traccia del telefonino che il gestore telefonico ha segnalato ai vigili del fuoco sono partite le ricerche, mentre si cerca ancora la sua Saxo bianca. Il timore maggiore è che l’uomo abbia concretizzato i propositi suicidi chiaramente evincibili dalle sue parole postate su Fecebook.
Alle ricerche hanno partecipato il Nucleo SAF del C.do VVF dell’Aquila, il personale del C.F.S. delle stazioni di Scoppito e Fontecchio, i carabinieri della stazione di Navelli. La zona è stata sorvolata anche dagli elicotteri dei Vigili del Fuoco e della Forestale. Le stesse ricerche sono state sospese in mancanza di elementi certi, ma proseguiranno da parte delle autorità giudiziarie.