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Chiudevano gli anziani nel ripostiglio, chiuso ospizio-lager

Chiudevano gli anziani nel ripostiglio, chiuso ospizio-lager

Ennesimo episodio di maltrattamenti ai danni di anziani. Dopo quello di solo pochi giorni fa scoperto dai carabinieri nella casa di riposo “Borea”, vicino Sanremo, un altro ospizio-lager è stato scovato dalle forze dell’ordine.

Stavolta la struttura incriminata si trova a Roma. Una casa di riposo abusiva, in zona Flaminio è stata scoperta dagli agenti del commissariato dell’omonima zona, diretto da Angela Cannavale. Le forze dell’ordine hanno constatato le precarie condizioni degli anziani ospitati nello spizio durante un controllo.

All’inizio hanno dovuto insistere con la proprietaria, una 49enne romana, che si rifiutava di aprire le porte della struttura, affermando che non era in possesso delle chiavi. Solo in un secondo momento sono riusciti ad effettuare i controlli. Davvero triste lo spettacolo che hanno dovuto constatare.

Nella struttura, una villetta bifamiliare su quattro piani, la Polizia ha trovato 8 anziani, quasi tutti non autosufficienti ed anche in evidente stato confusionale. Ma i controlli non si sono fermati qui. Le forze dell’ordine hanno proseguito nel loro lavoro, concentrando l’attenzione su due ripostigli, ubicati rispettivamente al piano terra e al quarto piano della villetta. Ancora più terrificante, se possibile, il continuo dei controlli.

Difatti, nei ripostigli sono stati trovati altri due anziani,  stesi sul letto in precarie condizioni igienico-sanitarie, uomo di 68 anni e una donna di 77 anni. I medici, che hanno effettuato subito i controlli ai pover anziani, hanno dovuto constatare che agli “ospiti2 dello spizio venivano somministrati farmaci senza alcuna prescrizione medica. Gli agenti, invece, hanno accertato che la responsabile svolgeva, senza nessuna autorizzazione, attività assistenziale. Ma le irregolarità non sono finite qui.

Infatti, oltre alle a dir poco precarie condizione igienico sanitarie della struttura, c’erano anche due romene che senza nessun regolare contratto lavoravano come assistenti. Terminati gli accertamenti, la 49enne romana  è stata arrestata con l’accusa di sequestro di persona, mentre gli anziani sono stati affidati a parenti o dati in affidamento ai servizi sociali per poter finalmente usufruire delle cure di cui avevano bisogno.

Dagli accertamenti è emerso che la responsabile già nel 2006 aveva subito una denuncia, sempre per la gestione di una casa di cura “illegale” per anziani.

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