Il premier incaricato Mario Monti è stato ieri protagonista dell’attesa puntata “Che tempo che fa”, il noto programma di Rai 3 condotto da Fabio Fazio con la partecipazione di Luciana Litizzetto. Monti ha promesso, rispondendo ad una domanda di Fazio, di occuparsi immediatamente delle liberalizzazioni. Poi toccherà alla Rai. “La Rai non è venuta come urgenza numero uno nella mia attività, perché ci sono incombenze molto più urgenti. E’ una forza del panorama civile e culturale italiano, è una forza che ha bisogno di passi in avanti. Mi dia qualche settimana e lei vedrà.” risponde Monti a Fazio. Il Presidente del Consiglio ha annunciato che il Governo intende accellerare su molti fronti delle liberalizzazioni in modo da presentarsi a Bruxelles, al vertice dell’Eurogruppo il prossimo 23 gennaio con un primo pacchetto che possa fungere da buon biglietto da visita.
Sempre con estrema pacatezza ed educazione, nettamente percepibile nello studio televisivo, Monti ha cercato di mettere un punto fermo su quella che è la stabilità economica del paese. La situazione è “difficile, ma incoraggiante”. Secondo il Premier il pareggio di bilancio si farà per il 2013. Affermazione che consente a Monti di aggiungere: ‘‘Dal punto di vista dei conti pubblici non occorrono altre manovre, quello che occorre, e che vedrete succedere nelle prossime settimane, sono altre operazioni di politica economica meno indigeste volte a far crescere di piu’ l’economia italiana”. Tuttavia, nonostante le insistenze, sull’aumento dell’Iva, Monti non vuole rispondere. Monti precisa subito che servono ‘‘piu’ spazi alla concorrenza, al merito in diversi settori”. Pertanto, sempre in riferimento alla ‘liberalizzazione’, ”il termine puo’ sembrare in parte ideologico, si tratta di ridurre quelle protezioni e quei diversi modi in cui ciascuna categoria in Italia piu’ che in altri paesi cerca di aiutare chi e’ incluso nella roccaforte ai danni di chi ne e’ al di fuori”. Le sferzate sulle liberalizzazioni non esenteranno nessuno: ”I grandi gruppi energetici non sono certamente stati esenti da sferzate. Nel caso dei grandi gruppi, io dall’Europa ho avuto occasione di dare molte sferzate. Certamente nel campo dell’energia e dei trasporti si e’ fatto parecchio, ma occorre maggiore gioco di mercato a vantaggio dei consumatori” dichiara Monti che precisa: ‘‘Queste materie sono dominate dal diritto del lavoro e da certi simboli, ora pero’ siamo in una fase in cui c’e’ un disperato bisogno non di simboli, ma di lavoro non precario. Sara’ l’impostazione, con l’accordo dei sindacati, a vedere non solo le enunciazioni di principio, ma gli effetti economici sulla competitivita’ e dei veri e durevoli posti di lavoro”. Il tutto in un riferimento abbastanza esplicito all’articolo 18 e chiara indicazione che verranno seguite le direttive del ministro Fornero, volte a creare posti di lavoro più stabili per i giovani.
L’operazione del fisco a Cortina ha dato una svolta decisiva nella lotta all’evasione che sarà “senza quartiere” aggiunge Monti. “Vorrei gli italiani più orgogliosi quando sono ricchi e non imbarazzati” invitando gli italiani a rivalutare la ricchezza se le tasse vengono pagate. Sulla Tobin Tax Monti replica: “L’Italia non la adotterà da sola. I politici? “Provo pena per loro, trattati così male dall’opinione pubblica. Il mio compito e’ anche favorire una riconciliazione tra la classe politica e l’opinione pubblica. Noi opinione pubblica, perche’ io mi considero parte dell’opinione pubblica, dobbiamo riflettere e dire: siamo sempre pronti a dare la colpa ai politici, ma io cittadino sto facendo il mio dovere per far crescere l’Italia?” dichiara il Premier. Riflettiamoci su.