4. L’uomo che ha “tenuto prigioniero” suo figlio per insegnargli una lingua morta.
Nel 1881, il lituano-ebreo Eliezer Ben-Yehuda emigrò in Palestina e si rese conto che tutti gli altri ebrei immigrati parlavano un mucchio di lingue straniere che non riusciva a capire. Pensò pertanto che gli ebrei dovessero parlare in una lingua comune, unificante. In realtà una lingua a disposizione c’era – l’ebraico – ma questo non era stato parlato come lingua madre dal III secolo A.C.
Ben-Yehuda decise così che suo figlio, Ittamar, avrebbe avuto il privilegio di essere il primo oratore ebraico dopo diverse migliaia di anni. Ragion per cui al bambino fu concesso di parlare solo con lui e solo in ebraico, vietando ogni conversazione con le persone che parlavano altre lingue. Pare che Ben-Yehuda fosse andato su tutte le furie, finendo per rompere un tavolo, quando sorprese la moglie che intonava al bambino un canto in lingua russa.