Non sono in pochi a chiedersi se il processo con giuria sia sintomo di una giustizia amministrata in maniera sana ed efficace. Se da un lato, infatti, uno dei più grandi vantaggi della democrazia occidentale è il diritto ad essere giudicati da una giuria di vostri pari, dall’altro lato esistono comunque dei casi eclatanti che sembrano provare il fatto che la giuria sia invece indice di una giustizia che non funziona affatto.
Vediamo perché, come mette in evidenza Cracked.com.
1. La giuria che consulta una tavola ouija per un verdetto
Se una tavola Ouija può essere utilizzata per la consultazione dei morti e la risoluzione di omicidi (o almeno per trovare dei cadaveri), tuttavia la sua validità come strumento forense non è riconosciuta dalla scienza moderna. Evidentemente non ha pensato questo una giuria del Regno Unito che ha avuto non pochi problemi relativamente alla risoluzione di un processo nel quale era imputato Stephen Young, accusato di aver ucciso una coppia come parte di una truffa assicurativa negli anni ’90.
Come è tipico di una situazione nella quale una giuria non riesce a raggiungere un verdetto, il giudice li aveva “sequestrati” in una stanza d’albergo durante la notte per risolvere il problema. Ad un certo punto, qualcuno dei giurati ha avuto la brillante idea di tirare fuori una tavola ouija, immaginando che potesse avere delle risposte chiedendole direttamente alle vittime dell’omicidio.
In loro difesa c’è da dire che quattro dei giurati erano piuttosto ubriachi. Un fantasma identificato come Harry Fuller, una delle vittime dell’omicidio, ha guidato il vetro sopra la tavola Ouija e ha scritto le parole “Vota colpevole domani.”
Naturalmente, quando la corte ha appreso che la sentenza di condanna è stata decisa in tal modo, i giurati sono stati scaricati e il processo è ricominciato nuovamene.