223 è il numero degli edifici scolastici danneggiati dai terremoti che hanno colpito l’Emilia Romagna ed il Veneto, mentre 71.412 è il numero degli studenti coinvolti. I dati sono stati resi noti dal ministro dell’Istruzione, Francesco Profumo.
Il ministro ha dichiarato che, intanto, sono già a disposizione 74 milioni di euro per le aree colpite dal sisma. Alcuni edifici scolastici hanno bisogno di lavori, che ne permetteranno la riapertura già a partire dal 17 settembre, all’avvio del nuovo anno scolastico; mentre per altre scuole danneggiate più seriamente non potrà essere possibile. Occorrerà, dunque, pensare per tempo a soluzioni alternative per l’inizio del nuovo anno scolastico come, ad esempio, spazi temporanei dove poter fare partire regolarmente le lezioni.
Il maggior numero dei danni riguarda la scuola secondaria di secondo grado, dove si contano 76 strutture danneggiate ed oltre 43 mila studenti coinvolti. Per quanto riguarda la scuola primaria, sono 71 gli edifici e circa 16 mila gli alunni. Oltre 3300, invece, i bimbi della scuola dell’infanzia e quasi 9300 gli studenti della secondaria di primo grado.
La provincia con più danni scolastici è quella di Modena – essendo stata fra le più colpite dal terremoto – che conta 102 edifici danneggiati ed oltre 32 mila studenti coinvolti, segue quella di Ferrara con 69 scuole ed oltre 20 mila studenti e, a ruota, seguono Bologna – oltre 9200 studenti – Reggio Emilia – più di 9 mila studenti – e Parma con poco meno di 500 alunni.
Per quanto riguarda gli esami, le sedi saranno decise dal direttore dell’ufficio scolastico regionale, in base all’agibilità e alle strutture ritenute idonee.