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Spagna, gli indignati assediano il Parlamento: scontri con la polizia

Spagna, gli indignati assediano il Parlamento: scontri con la polizia

Situazione davvero preoccupante quella che sta vivendo la Spagna nel corso delle ultime ore. Dalle prime ore di questa mattina, infatti,  il parlamento spagnolo è blindato da poliziotti in assetto antisommossa. Il tutto per protesta contro i tagli imposti dal Governo e che culminerà con l’assedio simbolico della Camera, per chiedere le dimissioni del governo di Mariano Rajoy e l’inizio di un processo costituente. Sin dalle prime ore del mattino, i manifestanti, convocati dal Coordinamento 25-S e dalla piattaforma ‘En Pie!’ (in Piedi), sono giunti da diverse città della Spagna e sono affluiti nei punti di raduno a Madrid, in Plaza de Espaa e alla Stazione di Atocha.

La polizia spagnola ha caricato i manifestanti che protestano contro il governo chiedendo le dimissioni. Sono almeno 3 le persone ad essere state arrestate e uno è rimasto ferito negli scontri nella Piazza del Nettuno. Sono almeno 27 le altre persone rimaste ferite negli incidenti che sono ancora in corso. I manifestanti avevano cercato di rompere il cordone di polizia a protezione del Parlamento ed è stato a quel punto che sono cominciati gli scontri tra la polizia e qualche migliaio di indignados che chiedevano le dimissioni del governo per una manovra economica che viene giudicata eccessivamente iniqua e durissima.

Nelle prime ore del pomeriggio, la protesta si è svolta senza incidenti. Ma, intorno alle 19,00, sono iniziate le cariche della polizia, quando dalla folla concentrata in plaza Neptuno, si sono sganciati alcuni  gruppi di manifestanti più violenti e hanno cominciato a lanciare oggetti e a premere sulle alte recinzioni di ferro, che sbarravano il passaggio alla sede della Camera, riunita in  sessione plenaria.

L’obiettivo della manifestazione era quello di cingere in maniera simbolica il Parlamento e “salvare” la sede della sovranità popolare dal “sequesto compiuto dalla Troika e dai mercati finanziari, realizzato in collaborazione con la maggioranza dei partiti politici”.

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