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Dimostrata la tossicità degli OGM

Dimostrata la tossicità degli OGM

Arrivano dalla Francia i risultati di uno studio condotto sui prodotti OGM (Organismi Geneticamente Modificati), che ne dimostrano la tossicità. Lo studio è stato presentato a Londra e ha evidenziato una maggiore incidenza di tumori sulle cavie alimentate con del mais geneticamente modificato della Monsanto, il maggior produttore mondiale di sementi transgeniche. Per questo motivo, l’eurodeputato Jose Bové ne ha proposto la sospensione della coltivazione e dell’importazione:

Quando le imprese hanno detto che non c’erano rischi per la salute, hanno mentito. Adesso, è l’indipendenza dell’Agenzia Europea per la Sicurezza Alimentare ad essere sotto esame. Dobbiamo pretendere chiarezza. Tutte le valutazioni fatte finora sugli OGM devono essere riviste alla luce di questi nuovi studi, che mostrano quanto gli OGM siano pericolosi per la salute umana“.

Numerose sono le associazioni – come, ad esempio, Greenpeace – che si battono da anni contro l’uso delle biotecnologie, così come tante sono le cause intentate contro l’azienda: ad esempio, nel 2004, la Monsanto si trovò in causa per un erbicida tossico per l’uomo, che fu usato durante la Guerra del Vietnam e che provoca ancora oggi gravi danni alle popolazioni locali, causando diversi tipi di malformazioni. Gli organismi geneticamente modificati sono ancora sotto esame – oltre che per la salute – anche per l’inquinamento ambientale che possono causare dal momento che, una volta introdotti nell’ambiente, non sono più eliminabili e non è prevedibile l’effetto che avranno sugli insetti “utili”. Su quest’ultimo punto, un recente studio condotto dalla University del Minnesota e dalla Iowa State University ha dimostrato che, tra il 1999 ed il 2010 – periodo di tempo in cui le colture OGM sono diventate onnipresenti negli Stati Uniti – il numero di uova delle Farfalle Monarca (Danaus Plexippus) è diminuito di circa l’81 per cento.

Notizia di pochi giorni fa è stata l’imposizione dell’Europa fatta all’Italia sull’utilizzo degli OGM: la Corte di Giustizia ha, infatti, condannato l’Italia per aver vietato la coltivazione di mais geneticamente modificato alla multinazionale statunitense “Pioneer Hi Bred” che, nel 2008, aveva fatto causa al Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali per non aver permesso alla sua filiale italiana di coltivare il mais sviluppato sempre dalla Monsanto. Secondo la Corte non è, dunque, permesso “ad uno Stato membro di opporsi in via generale alla messa in coltura sul suo territorio di tali organismi“. Tutto ciò nonostante il 61 per cento dei cittadini europei – dati Eurobarometro – ed il 71 per cento degli italiani – secondo un’indagine Coldiretti/SWG, come si legge su Il Fatto Quotidiano – siano contrari agli organismi geneticamente modificati.

Il nuovo studio, dunque, dà torto a quanto affermato finora dalla Commissione Europea, che ha sempre sostenuto la mancanza di pericolosità degli OGM. Adesso, alcuni Paesi come la Francia hanno adottato una clausola di salvaguardia per impedire la coltivazione del mais Monsanto sul loro territorio che – secondo il recente studio condotto per ben 2 anni e divulgato dal quotidiano francese Le Monde – provocherebbe cancri, problemi epatici e renali ed una diminuzione dell’aspettativa di vita. Secondo gli scienziati, la costruzione del mais OGM porta alla modificazione di un enzima coinvolto nella sintesi degli amminoacidi aromatici, che hanno un ruolo fondamentale nella protezione dal cancro.

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