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L’addio di Berlusconi tra scene di giubilo: il Premier da Napolitano per formalizzare le dimissioni

L’addio di Berlusconi tra scene di giubilo: il Premier da Napolitano per formalizzare le dimissioni

La Camera ha approvato la Legge di Stabilità con 380 voti favorevoli, 26 contrari e due astenuti. L’ok della Camera segna dunque il via libera definitivo al provvedimento, già approvato dal Senato.

Dunque il gran giorno è arrivato. E’ ora di mantenere le promesse per Silvio Berlusconi. Il premier aveva infatti annunciato le sue dimissioni una volta approvata la legge. All’uscita da Palazzo Chigi, il Premier è stato duramente contestato da una folla urlante: “Vattene, vattene ladro”. Centinaia le persone radunate anche dinanzi al Quirinale, dove Berlusconi è atteso per ufficializzare le dimissioni. Presente anche un’orchestrina con i manifestanti per festeggiare cantando l’Alleluja di Handel.

Si avvicina dunque il futuro del governo Monti; ci sarebbe un accordo tra Berlusconi e il neo senatore a vita per dar luogo ad un governo a componente tecnica con l’appoggio del Pdl, seppure, probabilmente, a tempo, per realizzare un dettagliato programma economico che porti l’Italia lontano dal rischio default e dalla bufera finanziaria. Prima però debbono esserci le dimissioni di Berlusconi, le consultazioni e il conferimento del mandato da parte del Presidente della Repubblica Napolitano.

In aula ci sono stati momenti di tensione, dopo gli interventi di Dario Franceschini (Pd) e Francesco Cicchitto (Pdl), con i supporter del premier che gridavano «Silvio, Silvio», mentre i leghisti replicavano «elezioni, elezioni». Da segnalare l’intervento di Franceschini: “Quanto tempo si è perduto. Quanto sarebbe stato diverso se il 14 dicembre dell’anno scorso quel voto fosse andato diversamente, non avremmo sprecato un anno. E di quelli che hanno causato quella situazione ci sono nomi e cognomi agli atti parlamentari, e non li dimenticheremo”.

Le consultazioni di Napolitano dovrebbero iniziare già domenica; ufficializzate le dimissioni, il Presidente della Repubblica pubblicherà il calendario delle consultazioni. Prima di salire al Colle, Berlusconi ha partecipato ad un vertice del Pdl nel quale ha chiarito le sue posizioni, ringraziando i colleghi di governo per il proficuo e intenso lavoro compiuto. Un ringraziamento speciale è stato rivolto al sottosegretario Gianni Letta, che secondo Berlusconi, la sinistra non vorrebbe nel nuovo governo, come ha fatto intendere anche il leader dell’idv Di Pietro: “Non credo che nella ricostruzione possa entrare il Richelieu di un governo piduista come quello di Berlusconi”.

E mentre il Presidente Napolitano continua a far appello al senso di responsabilità delle forze politiche, non ci resta che attendere.

 

 

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