Omicidio colposo, furti e rapine. Sono quasi 280mila nel 2011 le denunce degli anziani che hanno subito violenze e aggressioni, un dato allarmante e in crescita, presentato ieri dalla Direzione centrale della Polizia criminale durante il convegno “Anziani: le vittime sconosciute della violenza” organizzato da Fnp Cisl e il Sindacato italiano unitario lavoratori Polizia a Roma.
Sarebbero insomma 279.475 le segnalazioni, lo scorso anno, contro le 240.946 del 2010, e si parla per il 56% di vittime maschili. I reati più diffusi sono omicidio colposo, con il 30% dei casi, a danno soprattutto di over 65 (nel 2008 era del 27%), oltre a rapine e furti. In discesa, invece, le truffe e le frodi informatiche, passate dal 15% del 2010 al 14% del 2011.
“Gli anziani sono un vero patrimonio per il nostro Paese, sia per la memoria storica sia per la saggezza che dispensano ai più giovani. E lo dico facendo parte della categoria”. Ha affermato il ministro dell’Interno Annamaria Cancellieri intervenendo al convegno romano, e sottolineando la necessità che “le forze dell’Ordine li tutelino a 360 gradi”.
Ma quali sono le regioni più violente contro gli anziani? Il numero maggiore di denunce si registra in Liguria (16,6%), in Friuli Venezia Giulia (14,8%) e in Calabria (13,6%). In seguito il Piemonte (13,7%), la Toscana (13,6%) e all’ultimo posto la Campania (10%).
“Posso comprendere molto bene il problema degli anziani e della loro fragilità'”, dice il ministro, che ritiene che gli episodi di abuso si verificano perché si tende ad approfittare dell’ingenuità degli anziani. “Bisogna intensificare gli aiuti da tutti i punti di vista”, suggerisce, “dalla burocrazia alla sicurezza. E’ un nostro problema che merita l’impegno più totale”.