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“Vietato morire”, folle ordinanza di un sindaco

“Vietato morire”, folle ordinanza di un sindaco

Diverse sono le ordinanze che normalmente da bravi cittadini siamo tenuti a rispettare per garantire l’ordinato vivere civile. Ma se qualcuno vi ordinasse di non morire come reagireste? Dovremmo chiederlo agli abitanti di Falciano del Massico, un comune di 3.751 abitanti in provincia di Caserta, il cui primo cittadino Massimo Giulio Cesare Fava, ha ordinato ai suoi concittadini di non passare a miglior vita. La notizia, prevedibilmente, ha immediatamente suscitato grande scalpore.

Difatti, leggendo l’ordinanza sindacale numero 9 del 5 marzo 2012 è evidenziato come oggetto proprio il “Divieto di oltrepassare il confine della vita terrena”. La ragione della bizzarra, e al contempo scioccante ordinanza, sta nell’emergenza cimiteriale che affligge il paesino sin dal 1964, anno in cui Falciano ebbe la sua autonomia. Fino ad oggi il comune si era servito del cimitero San Lorenzo,  appartenente al vicino comune di Carinola. Nel 1997, il comune di Falciano del Massico ha stipulato una convenzione a titolo oneroso con il Comune di Carinola volta all’ampliamento del cimitero. I lavori, però, non hanno mai avuto inizio.

“I cittadini di questo Comune incontrano gravi difficoltà, se non anche impossibilità, nel reperimento di loculi dove tumulare i propri cari deceduti e la mancanza di tumulazione di un defunto pone un grave problema di emergenza sanitaria e di igiene pubblica a carattere esclusivamente locale, come sindaco ho deciso, di rescindere legalmente la convenzione con il Comune di Carinola e di iniziare il procedimento per la costruzione di un nostro cimitero” ha spiegato il primo cittadino di Falciano, Fava che ha poi aggiunto: “Mi sono stufato di mendicare in giro il favore ad altri comuni per tumulare i nostri cari. Farò il cimitero nuovo sicuramente, i cittadini mi hanno già offerto i terreni così sarà a costo zero e senza lungaggini burocratiche. E se domani un giudice mi condannerà sono pronto a pagare in prima persona. Non è concepibile non poter neppure sotterrare i morti”.

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