Una storia di ordinaria amministrazione, quella che vi stiamo per raccontare. Una situazione che rinforza le reti della discriminazione e delle barriere culturali che, tutt’oggi, esistono ancora, anche in un ambiente, come la scuola, dove tali muri sociali dovrebbero essere totalmente abbattuti, dando agli studenti pari opportunità di espressione e uguali capacità di vivere al meglio l’ambiente formativo.
Tutto questo non è accaduto, però, per un ragazza di 17 anni di Latina, la quale aveva fatto richiesta al Preside di avere un cane accompagnatore, in quanto le serviva per muoversi nella struttura scolastica. La ragazza è una non vedente. Il dirigente scolastico del Liceo Scientifico Majorana, però, ha negato l’autorizzazione per tale pratica: quindi il labrador della giovane non potrà fare ingresso nella scuola per aiutare la sua padroncina in difficoltà. Per questo motivo, la giovane si è rivolta ad un avvocato per farsi riconoscere il diritto di andare a scuola con il supporto del suo cane guida.
La dirigenza, dal canto suo, ha giustificato questo provvedimento, affermando che “non è necessaria la presenza di un cane guida nella scuola”, ma che, per agevolare la ragazza “il cane può accedere fino all’ingresso dell’istituto e poi attendere la ragazza all’uscita”. Il legale della studentessa ha scritto al dirigente del Miur, all’assesore all’istruzione della Regione Lazione e all’ex Ministro Mariastella Gelmini. Anche Striscia la Notizia ha fatto visita alla scuola, per chiedere spiegazioni in merito al caso. Per legge, chi ha difficoltà visive, uditive o di altra natura può essere assistito, anche da un animale guida che permetta al disabile di poter accedere a strutture e ambienti pubblici, in totale sicurezza, salvaguardato da un cane addestrato allo scopo.
Non si può negare tale diritto alla ragazza non vedente di Latina, la quale, come tanti altri studenti che versano nelle sue stesse condizioni fisiche, meritano appoggio e sostegno dalla scuola e non allontanamento e chiusura mentale.