E’ sicuramente una storia che non ha precedenti, dal retrogusto macabro, crudele e anche nauseante. Dopo aver ucciso con un colpo di fucile di grosso calibro, un vecchio cavallo di circa 32 anni (appartenente alla donna protagonista della vicenda) e dalle condizioni di salute non certo ottimali (difatti era già condannato all’eutanasia), una giovane coppia statunitense si è autoscattata delle fotografie all’interno della carcassa dell’animale.
Si non è uno scherzo, ma pura e orrenda realtà. Jasha Lottin, 21 anni e John Frost, suo fidanzato, sono entrambi originari dell‘Oregon e hanno utilizzato i resti del povero animale per creare una vera e propria fotogallery pubblicata su internet.
Le foto, la cui visione è scongliata ad un pubblico estremamente sensibile, sono disponibili sul Seattle Weekly e offrono lo “spettacolo” dei due alquanto sorridenti mentre mostrano parti dell’animale, nudi all’interno della carcassa e in ultimo la giovane Jasha che si accinge a mangiarne le carni.
Come riferito dal sergente della Washington County, Dave Thompson: “La gente è scioccata, inorridita” e dopo la pubblicazione sul web delle immagini la coppia è stata talmente colpita dalle critiche, da far scattare un’indagine della polizia per crudeltà verso gli animali. Non sono mancate neppure le minacce di morte, soprattutto a Jasha che, come riferito dalla madre, è accusata di ogni cosa: dal satanismo al culto della perversione. Stando alle dichiarazioni di Jasha invece, le scene fotografate riprenderebbero alcune sequenze del film “Guerre Stellari: L’impero colpisce ancora”, quando un cavallo morto è usato per aiutare Skywalker a sopravvivere sul pianeta ghiacciato Hoth.
Tuttavia, con ogni probabilità, le indagini degli inquirenti, non porteranno a nessuna condanna. Stando alle leggi dell’Oregon, infatti, la coppia non avrebbe commesso nulla di illegale. Il cavallo non è stato abusato, né torturato ed è stato ucciso nel modo che prevede la legge: un solo colpo di pistola al cervello con un fucile. Come riferisce poi lo stesso Dave Thompson: “Il fatto che la donna si sia fatta ritrarre all’interno dell’animale non costituisce reato. Se avessero ucciso il cavallo allo scopo di scattare le foto, allora avremmo avuto un caso di crudeltà contro gli animali”.
I due ragazzi hanno momentaneamente lasciato lo stato dell’Oregon. Inutile aggiungere che a causa delle critiche e delle offese che li hanno raggiunti sono stati anche costretti a chiudere i loro profili su Facebook. Le leggi dell’Oregon sono molto severe in quanto alla profanazione del corpo degli esseri umani, ma poche norme sono dedicate alla profanazione degli animali.
Ci chiediamo se dopo questo sconcertante episodio qualcosa cambierà.
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