L’Emilia continua a tremare anche nella notte, quando sono state registrate diverse scosse di terremoto dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia. La più forte, di magnitudo 3.2, è avvenuta alle 3:47 ad una profondità di 8,3 chilometri, nelle province di Mantova, Reggio Emilia e Modena. L’ultima scossa, di magnitudo 2.2, è stata invece registrata alle 8:01 nella provincia di Modena.
Questa mattina, è stato evacuato l’istituto penitenziario, a causa dell’inagibilità della struttura accertata dai controlli effettuati dai Vigili del Fuoco. I 65 reclusi sono stati, quindi, trasferiti dalla polizia penitenziaria nelle strutture penitenziarie delle città di Parma e Padova dove ne sono stati trasferiti, rispettivamente, 30 e 35.
Adesso sembra che il sisma si stia spostando verso il mare. La scossa di terremoto di 4.5 gradi della scala Richter, registrata ieri al largo di Ravenna, ha fatto pochi danni, ma ha diffuso tanta paura fra la popolazione. La faglia interessata dal sisma è, però, diversa da quella del sisma in Emilia. Secondo quanto reso noto dagli esperti il terremoto si sta, infatti, spostando in senso antiorario.
Intanto, le cifre del terremoto parlano di 14 mila persone assistite in 34 campi allestiti e nelle 48 strutture al coperto messe a disposizione, negli hotel e nei campeggi. Più di 2.600 sono i sopralluoghi effettuati in edifici pubblici e privati, di cui circa 1000 sono stati dichiarati agibili, 496 temporaneamente inagibili, 174 parzialmente inagibili, 52 da rivedere con approfondimenti e 893 del tutto inagibili. Questi sono i dati resi noti dalla Protezione Civile.