Il Consiglio dei ministri ha deciso all’unanimità lo scioglimento del consiglio comunale di Reggio Calabria, come annunciato dal ministro dell’Interno Annamaria Cancellieri durante una conferenza stampa a palazzo Chigi. La Cancellieri ha sottolineato che “è la prima volta nella storia d’Italia che viene sciolto il consiglio comunale di un capoluogo di provincia“, e ha aggiunto che lo scioglimento “è stato un atto sofferto fatto a favore della città”. Lo scioglimento è stato deciso “per la continuità con alcuni ambienti” e per alcune azioni che facevano pensare ad una continuità. “Lo scioglimento riguarda questa amministrazione, non quella precedente, ed è un fatto preventivo, non sanzionatorio” ha spiegato sempre la titolare del Viminale. E’ stato già nominato Commissario l’attuale Prefetto di Crotone Vincenzo Perico.
La Commissione d’accesso al Comune di Reggio Calabria era stata nominata il 20 gennaio scorso e si era insediata il 24 gennaio. Il 13 luglio ha concluso i suoi lavori e successivamente ha inviato al ministero dell’Interno una relazione dal nuovo prefetto Luigi Piscitelli. Il primo caso di cui si è dovuta occupare la Commissione è stato quello del consigliere Giuseppe Plutino(poi sospeso), prima dell’Udc e poi passato al Pdl, in carica da tre legislature, arrestato nel dicembre 2011 per concorso esterno in associazione mafiosa e oggetto dell’accertamento antimafia sul Comune. Egli sarebbe stato il referente politico della cosca Caridi all’interno del Comune di Reggio Calabria, garantendo alla cosca la copertura politica in cambio dei consensi elettorali.