Un uomo di 24 anni che si proclama appartenente al gruppo terroristico di al-Qaeda è braccato dalle prime luci dell’alba dalle teste di cuoio francesi. L’uomo è accusato di essere l’autore della sparatoria dinanzi ad una scuola ebraica di Tolosa che ha portato alla morte di 4 bambini ed un insegnante, nonché di quella di Montauban che ha portato alla morte di 3 militari. Il 24enne si è barricato in un edificio nel quartiere residenziale di Cote Pavee del capoluogo della regione Midi-Pirenei: sostiene di appartenere ad al-Qaeda, di aver partecipato ad operazioni della Jihad in Pakistan e Afghanistan, nei campi di al Qaida e di aver voluto vendicare i bambini palestinesi vittime della repressione israeliana. Il fratello dell’uomo è stato nel frattempo arrestato ed anch’egli risulta affiliato ad associazioni islamiste.
L’assedio è iniziato con una sparatoria nel corso della quale tre agenti sono rimasti feriti, ma per fortuna non in maniera grave. L’operazione contro il sospetto killer di Tolosa è scattata quando gli inquirenti hanno identificato l’indirizzo IP del computer del fratello. Una delle piste maggiormente battute dagli inquirenti è stata quella dell’appuntamento dato dal killer alla prima vittima, per l’acquisto di una moto da quest’ultima venduta attraverso un’inserzione su internet. In questo modo è stato ucciso il paracadutista Imad Ibn Ziaten, 30 anni, con un colpo di pistola alla testa lo scorso 11 marzo.
Nel frattempo la situazione si fa sempre più tesa dal momento che nel palazzo dove l’uomo è asserragliata e braccato dalle forze speciali della polizia, che comunicano con lui da fuori la porta, sono presenti altre famiglie che vivono per l’appunto nello stesso stabile. Alcune fonti hanno rivelato anche la presenza della madre dell’uomo sul luogo delle operazioni, con la quale però il terrorista non starebbe interagendo in quanto la donna ritiene di non avere alcuna influenza su di lui.
