La morte di Stefano Cucchi è ancora un mistero, ma oggi arrivano nuove notizie in merito: a quasi 3 anni dall’arresto e dalla morte del 31enne geometra di Roma – il cui cadavere fu restituito alla famiglia dopo una settimana di detenzione, per il possesso di qualche grammo di cocaina ed hashish – si scopre un frammento di radiografia, da cui salta fuori una nuova frattura alla colonna vertebrale del ragazzo.
La frattura in questione non era mai stata evidenziata prima e, ieri – durante la riunione tra i consulenti nominati dalla Corte d’Assise e quelli del Pubblico Ministero e della famiglia del ragazzo – sono state presentate 4 immagini, 4 radiografie della parte inferiore della colonna vertebrale di Stefano Cucchi, in cui “si visualizza una linea di discontinuità dei tessuti calcificati“, cioè una frattura.
Secondo i legali della famiglia del ragazzo, la scoperta renderebbe ancora più chiaro ciò che sarebbe realmente accaduto a Stefano: percosse e calci nelle camere di sicurezza del tribunale, che sarebbero strettamente collegati alla morte del ragazzo, giunta 7 giorni dopo a causa della mancanza di cure. Nel documento finale, tutti i presenti alla riunione di ieri hanno concordato di procedere a nuovi esami, in particolare “sulla rimanente porzione decalcificata, non precedentemente sottoposta a sezione e ad indagini istologiche, previa asportazione dei rimanenti tessuti molli endocanalari e perivertebrali esterni“.
Su quel pezzo di osso, infatti, non sono mai stati effettuati prelievi, né sono mai state condotte delle analisi. Non resta, dunque, che attendere gli esiti dei nuovi esami.