L’esercito siriano ha lanciato ieri sera una bomba a grappolo su un campo di calcio a Dayr al Asafir, un sobborgo di Damasco. L’ordigno ha causato la morte di 10 persone, di cui nove bambini intenti a giocare e un adulto. I media siriani ufficiali non hanno dato notizia della strage, denunciata invece da alcuni attivisti anti-regime residenti a Damasco, che hanno pubblicato su internet alcuni video , in cui si distinguono chiaramente i corpicini dei bimbi e le madri disperate accanto.
Uno di questi in particolare mostra con chiarezza i resti delle submunizioni contenute in una delle cluster bomb lanciate dai caccia governativi sul parco giochi, una delle abitazioni colpite, i cadaveri di due bambini e alcuni adulti feriti, tra cui una donna.
Otto delle dieci vittime sono state identificate, mentre di due si sa solo che si tratta di profughi del villaggio di Dayr Salman.
In uno dei filmati inoltre i residenti del sobborgo colpito espongono alcune bombe a grappolo inesplose recanti diciture in cirillico, che dimostrerebbero la veridicità delle accuse rivolte dai ribelli siriani alla Russia, quelle di rappresentare il principale alleato internazionale del regime del presidente Bashar al Assad e di sovvenzionare la guerra civile con le armi e altri mezzi.