Un finto assegno gigante da quasi un milione e mezzo di euro è stato mostrato allegramente davanti alla sede dell’Assemblea regionale siciliana dai consiglieri del Movimento 5 Stelle eletti alle regionali, che oggi hanno rinunciato ufficialmente ai rimborsi elettorali. Purtroppo i loro conti non si sono rivelati corretti, quindi hanno preferito evitare di esibire il super assegno da 1.426.000 euro durante la manifestazione simbolica che avevano organizzato a Palermo per sottolineare il gesto. Solo pochi giornalisti hanno potuto fotografare la gigantografia, prima che venisse nascosta agli obiettivi, tuttavia nonostante questo piccolo intoppo, va dato loro atto di aver effettivamente mantenuto la promessa.
“Non conosciamo esattamente la cifra – ha spiegato il capogruppo Cancelleri – ma non intendiamo incassare la somma per poi restituirla: i soldi rimarranno nelle casse del Tesoro. Rispettiamo così la volontà dei cittadini che nel ’93 abrogarono, con un referendum, il finanziamento pubblico ai partiti, poi tornato sotto forma di rimborso per le spese elettorali”.
L’atto di rinuncia, per essere formalizzato deve essere presentato all’Ars con una lettera, una copia della quale va spedita anche al presidente della Camera, in cui si precisa la volontà di rifiutare l’erogazione dei fondi previsti per il rimborso delle spese elettorali ed è esattamente quanto è stato fatto dai neodeputati del M5S oggi.
L’annuncio era stato già dato ieri dai 15 consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle, i quali si sono impegnati anche a tagliare l’indennità che spetta loro fino a 4.000 euro, riducendola così a meno di un quarto dei circa 20mila euro previsti per i 90 consiglieri regionali della Sicilia.
“Sulla rinuncia delle indennità dei singoli deputati dell’Ars – ha detto il portavoce regionale del movimento 5 Stelle – non ci sono particolari problemi. Possiamo seguire due strade: o una donazione formale alla Regione siciliana, oppure attivare uno specifico capitolo di bilancio all’Ars da destinare, ad esempio, al micro-credito“.