La Lega e le polemiche, ormai sembra davvero un binomio consolidato. Proprio mentre si sta ricomponendo la scissione interna al partito, tra i “Maroniani” e i seguaci del Senatur, arriva l’ennesima esternazione, polemica a dir poco, di uno dei suoi militanti, che è anche un uomo delle istituzioni che ha giurato fedeltà alla Costituzione italiana.
L’ultima esternazione in ordine di tempo, che già ha scatenato polemiche in tutto il panorama politico italiano e non solo è opera di Roberto Marcato, vicepresidente leghista della Provincia di Padova. Difatti, il leghista, l’ha sparata davvero grossa, durante un dibattito nel corso di una trasmissione in diretta su “Telenuovo” condotta dal giornalista Luigi Primon.
Queste le sue parole “incriminate”: “Secondo me evadiamo poco, qui al Nord dovremmo evadere di più”. Ma Marcato non si è fermato a questo semplice “invito”, è andato ben oltre: “In Veneto evadiamo poco le tasse, invito ad evadere di più. Altro che Cortina, che si vada a controllare il quartiere Zen di Palermo dove lo Stato non esiste e ti sparano alla testa”.
L’invito per nulla velato all’evasione ha scatenato subito feroci polemiche. Infuriati i consiglieri provinciali del Pd, che stanno già preparando un esposto in Procura. Dura reazione anche da parte del segretario regionale dell’Udc , Antonio De Poli, questo il suo commento: “Una vera e propria sovversione . Pur di fare rumore, la Lega le spara sempre più grosse. Senza contare che si tratta di un uomo delle istituzioni che ha giurato fedeltà alla Costituzione italiana, la stessa Costituzione che all’articolo 53 afferma che tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva”.
De Poli, oltre a bacchettare l’esponente leghista, tira una linea di demarcazione tra l’atteggiamento verso le istituzioni di Marcato e il vero atteggiamento del popolo veneto: “sappiamo tutti quanto sia difficile, per gli italiani e per i veneti, pagare le tasse e chiedere sacrifici alla gente ma siamo altrettanto consapevoli che, innanzitutto i veneti stanno pagando più tasse rispetto a 3 anni fa in virtù del federalismo fiscale made in Lega che ha dato agli Enti Locali, come le Province, la libertà di introdurre tributi propri come l’Ipt o l’imposta sulle Rc auto. Non appartiene alla cultura dei veneti violare le regole e non pagare le tasse”.