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Saviano critica Alberto Angela dopo la scoperta di Napoli

Saviano critica Alberto Angela dopo la scoperta di Napoli

Perché un uomo come Roberto Saviano che ha fatto della malavita di Napoli il suo personale sostentamento economico, deve criticare Alberto Angela che invece fa del suo sostentamento la divulgazione della bellezza culturale? Per quanto si possa sostenere le persone come Saviano che hanno avuto il coraggio di raccontare il marcio, questa volta possiamo dire che sta sbagliando e pure di molto. Criticare un programma come quello di Angela che ha mostrato un volto di Napoli stupendo e che ci invidiano in tutto il mondo era davvero necessario? Da uno che ha creato mostri come Gomorra che tra film e serie tv hanno aggiunto ulteriori problemi a Napoli e non solo dando modo di emulare gli “eroi” di queste opere e dando la solita immagine violenta che si ha dell’Italia. Forse Saviano questa volta avrebbe fatto meglio a stare in silenzio e se proprio voleva dire qualcosa, avrebbe dovuto al massimo congratularsi con Angela.

Le bellezze di Napoli non sono sfavillanti, ma piene di crepe e cicatrici. Quanto siamo disposti ad accettare questa evidenza? Sembra davvero che alla realtà non vogliamo prestare attenzione, che preferiamo dimenticarla a qualunque costo. Ma c’è chi può permetterselo e chi no. C’è chi può dimenticare la realtà perché in fondo non la frequenta mai davvero e chi invece vi è tanto immerso da non avere la possibilità di analizzarla. Napoli è come il Cristo nella Cappella Sansevero che, sebbene velato, palesa ogni vena, ogni spasmo, a riprova del fatto che non basta coprire per dimenticare, nascondere, cancellare. Usare le bellezze di una città per delegittimare il racconto di ciò che accade non è indice di ignoranza o superficialità, ma di cattiva fede

Purtroppo però vogliamo essere di parte e propendere ovviamente verso Alberto Angela perché oltre a raccontare ed aver dimostrato di avere una passione sfrenata per il territorio vesuviano, basti pensare che a Pompei è cittadino onorario, ha mostrato quello che invece di Napoli viene fatto vedere sempre troppo poco. L’isolamento a Saviano forse non sta giovando, perché se proprio c’è una cosa di cui si parla SEMPRE è la monnezza in tutti i sensi che pervade a Napoli delegittimandola come città. In ogni caso questo è il suo lavoro e considerando il successo c’è già lui a raccontarlo, perché andare a criticare chi fa invece un altro lavoro? I napoletani lo sanno benissimo che vivono in una Città complicata ed i numerosi emigranti sono già la diretta conseguenza di questa realtà. Una volta tanto che se ne parla bene, perché denigrare? Ci augurano continuamente di morire sotto alla lava, ci danno dei camorristi ed essenzialmente critichiamo tutti aspramente Napoli.

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