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Sardegna: corso di laurea in felicità

Sardegna: corso di laurea in felicità

Le riforme volute dall’ormai ex ministro dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca  Mariastella Gelmini hanno tagliato molto i budget degli atenei, che hanno quindi dovuto, in linea con le indicazioni fornite dal ministero, tagliato tutti i corsi di laurea considerati secondari o comunque non produttivi per ridurre i costi e concentrare il denaro su quelli che sfornano un numero più alto di persone che formeranno poi l’intelighenzia del nostro Paese.

Potrebbe sembrare quindi un controsenso, che nell’università Aristan, in Sardegna, nasca un ateneo che insegni “l’arte della gioia“. Non è uno scherzo e nemmeno un corso fasullo mascherato da laurea, ma proprio una vera università, con 100 iscritti alla Facoltà di Scienze della Felicità. Il corso di studi prevede un iter formativo che permetterà ai suoi iscritti di apprendere le teorie e le tecniche più all’avanguardia per la salvezza dell’Umanità.

L’ateneo è stato ideato dal regista Filippo Martinez e da gennaio partirà con la sua attività ad Arborea una volta raggiunte le 380 adesiani. Saranno 40 i docenti, tutti: scrittori, filosofi, ricercatori e giornalisti, guidati dalla sapiente personalità che presiede anche alla Facoltà di Giurisprudenza di Cagliari, Massimo Deiana.

Quest’ultimo alle domande un po’ divertite dei giornalisti ha commentato affatto ilare: “è una università serissima ed avrà docenti molto preparati sulla materia. Per farvi solo qualche nome ci saranno: Vittorio Sgarbi, gli scrittori Francesco Abate, Michela Murgia e Barbara Alberti ed anche il leader del Movimento pastori sardi Felice Floris.” 

Le materie insegnate saranno molto divertenti ed interessanti, ad esempio si imparerà tutto di: “Tex Willer, Francoecicciologia, Libertà, Divertentismo, Adescamento, Ars Amatoria, ma anche Coscienza comparata, Follia e Paura.” Insomma, un corso di studi impegnativo e ci si chiede a che sbocchi lavorativi possa portare, cosa che non viene mai presa in considerazione dai sostenitori del nuovo corso di laurea. Poco male, come sostiene lo scienziato Gianluigi Gessa, il quale dice: “se non sarà felicità vera? Poco male. Almeno aiuterà a combattere le brutture della vita”. 

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