Sanremo 2024 (DUEMILAVENTIQUATTRO scusate ma la dicitura 20-24 ci causa un po’ di fastidio) è cominciato. Ben 30 cantanti in gara si sono susseguiti fino alle 2 di notte per farci ascoltare le loro canzoni che gareggeranno in questa edizione. Sicuramente in giro avrete letto già la qualsiasi al riguardo, ma non vogliamo essere da meno per quanto riguarda l’argomento. Quindi ecco i nostri voti ma con una premessa: sarà solo un’impressione ma la monotono e monotematica musica è qualcosa che abbiamo notato da soli oppure no?
- Clara – diamanti grezzi: vince Sanremo giovani m dubitiamo fortemente che possa vincere anche questa gara. Forse complice l’emozione la performance non è stata proprio egregia. Voto 5 per l’impegno che ci ha messo comunque a trattenerla.
- Sangiovanni – finiscimi: voto 2 voce non pervenuta, blando quel poco di comprensibile, sembra svogliato.
- Fiorella Mannoia – mariposa: indubbiamente la Mannoia è uno dei pilastri femminili della musica italiana, a Sanremo ci è andata più per la carriera che per la canzone in sé, ma comunque voto 5 mediocre e non completamente insufficiente.
- La Sad – autodistruttivo: voto 7,5 perché in mezzo alla solita monotonia che contraddistingue questa manifestazione non solo hanno portato qualcosa di “diverso” ma hanno pure lanciato un messaggio molto positivo. Bravi, in barba a tutti i pregiudizi.
- Irama – tu no: solita minestra che si mescola perfettamente con quello che rappresenta ormai la musica italiana. Resta comunque una buona canzone che ci sentiamo di non votare con insufficienza ma anzi con un 6.
- Ghali – casa mia: seppur non ci sia particolarmente piaciuto, è innegabile che un testo carismatico seguito da una buona base musicale potrebbe facilmente divenire un tormentone. Voto 6 con molta molta cautela.
- Negramaro – ricominciamo tutto: dei Negramaro cosa possiamo dire? Fuoriluogo in senso buono, perché è palese che non rientrano nella canonicità di molti altri concorrenti. Voto 6 anche a loro, per la nostalgia.
- Annalisa – sinceramente: aveva sicuramente voglia di spogliarsi, ma le è stato probabilmente vietato. Sicuramente spogliarsi è fondamentale per distrarsi dalla frivolezza di tutto il resto. Voto 4 ad esser buoni.
- Mahmood – tuta gold: ok che ha vinto tutti i festival a cui ha partecipato, ma la domanda adesso è “cosa ha passato?” non pervenuto pure lui, voto 3.
- Diodato – ti muovi: solito ragazzino mischiato perfettamente in questa gara fatta di pezzi simili al suo, con un testo casuale e tutto molto frivolo… sì riusiamo di nuovo questo termine. Voto 3 ad essere proprio buoni.
- Loredana Bertè – pazza: come la Mannoia ok la carriera, ok tutto, ma la canzone è palesemente scritta per le ultra50enni “leonesse” che siamo abituati a leggere in giro per il web. Sarà principalmente da loro condiviso sto pezzo, voto 5 tiratissimo.
- Geolier – I p’ me tu p’ te: Nino D’Angelo ci ha insegnato che il napoletano a Sanremo non vince, probabilmente è per questo che nemmeno Geolier vincerà ma gli va riconosciuto il coraggio ed il fatto che sia tra gli artisti più ascoltati. Poi non lo so, altri dialetti quante volte son stati portati a Sanremo? Voto 6,5 perché la sola sufficienza era poco.
- Alessandra Amoroso – fino a qui: bisogna darle merito per la coerenza della sua carriera, un brano che si sposa perfettamente con quello che ha sempre fatto. Sobria, elegante, va per la sua strada. Voto? Mah diamo un 6 ma resta troppo smielensa.
- The Kolors – un ragazzo una ragazza: il grande difetto di questa canzone è il ritornello che praticamente si basa sul titolo e quindi niente, tutto finisce male. Voto 3 perché i Kolors li ricordiamo per?
- Angelina Mango – La noia: che arrivati a questo punto della puntata effettivamente si inizia a sentire, perché è evidente che non c’è quasi nulla di particolarmente incisivo che potrebbe fare la storia della musica italiana, compreso lei. Voto 3 basta con Amici ve prego.
- Il Volo – capolavoro: un trio di egocentrici che non poteva trovare titolo migliore per autocelebrarsi. Probabilmente uno dei pochisssssssssssssimi gruppi ad aver avuto successo internazionale e su questo possiamo dire meritato. Voto 6 perché non hanno aggiunto niente a quello che sono sempre stati.
- Big Mama – la rabbia non ti basta: questa ragazza probabilmente se ascoltata meglio potrebbe sorprendervi positivamente. Nonostante la sua battaglia contro il bodyshaming è stata ovviamente oggetto già di sfottò, ma per noi ha superato sicuramente la prova. Voto 7 senza sbilanciarsi troppo.
- Ricchi e Poveri – ma non tutta la vita: quelli da cui non ti aspettavi nulla, perché ok troppo vecchi, basta, superati, ecc.. ma signori qua siamo di fronte a qualcosa che ha superato molti concorrenti in gara che hanno svilito la nostra voglia di continuare ad ascoltare. Voto 7 pieno per tutto.
- Emma – apnea: come la Amoroso anche lei non ha aggiunto nulla di quello che già sappiamo, sinceramente un voto 6 ma stentato.
- Renga e Nek – pazzo di te: hanno adeguato la loro esperienza e talento superiore a molti altri con una canzoncina decisamente troppo mielensa e quindi niente, voto 4,5 perché sarà completamente anonima quando ci si aspettava qualcosa di grosso da un duo simile.
- Mr. Rain – due altalene: qualcuno ha avuto l’impressione di aver sentito Imogean Heap in questo pezzo? Oltre il plagio / omaggio, data l’ora pure sopraggiunta, si faticava a star svegli. Voto 4.
- Bnkr44 – governo punk: con un titolo del genere ci si aspettava un grido politico, incisivo, ma è stato solo uno stridolio da voto 3.
- Gazzelle – tutto qui: genio della musica indie, ma se siete riusciti a restare svegli dopo di lui allora i veri eroi siete voi. Voto 2 ha fatto di meglio, molto, nella sua carriera.
- Dargen D’amico – onda alta: finalmente una canzone con un significato, il suo è tutto un messaggio ai tempi brutti che corri a partire dal vestiario, per la canzone e per i saluti finali. Voto 7,5 perché non è rimasto in silenzio.
- Rose Villain – click boom!: questa roba sarà il successo di tutte le ragazze che quest’anno compiranno 18 anni, poi per favore basta. Voto 2.
- Santi Francesi – l’amore in bocca: ooohh un’altra canzone d’amore, ma pare cantata bene quindi 6 pieno pieno, ma non di più perché l’originalità non c’è nemmeno qui.
Concludiamo con un unico 4 a tutti quelli venuti dopo perché sinceramente a na certa non si riesce più ad ascoltare niente, soprattutto quando la qualità è abbastanza scarsa. Inoltre vi ricordiamo che i gusti non rispecchiano sempre quelli altrui quindi queste votazioni prendetele come un gioco, che è alla fine anche Sanremo, visto che anche noi sopportiamo una top 5 che MEH!.