In queste ore sta avendo luogo il Gay Pride 2016 a Roma, che come slogan ha scelto Chi non si accontenta lotta, particolarmente significativo quest’anno grazie all’approvazione del disegno di legge Cirinnà. A partire dalle 15 in migliaia si sono ritrovati per la manifestazione che celebra l’orgoglio LGBT. Madrina dell’evento che sfilerà da piazza della Repubblica a piazza Madonna di Loreto è Asia Argento ed anche Vladimir Luxuria non poteva mancare al corteo.
“Per me questa parata ha il significato spirituale della lotta per la libertà di amare. Non è una cosa politica, né religiosa: è un diritto della natura che esiste da sempre, la libertà di amarsi, uomini con donne, uomini con uomini, donne con donne. Non è una questione di classe sociale, questa è l’unica lotta che voglio insegnare ai miei figli, per questo oggi sono qua, la lotta per amare” ha dichiarato la madrina dell’evento durante la parata.
Altro tema caldo della parata che già vi avevamo anticipato è sicuramente il disegno di legge Cirinnà approvato il 25 febbraio dal senato con 173 sì, 71 no e nessuna astensione che da molti è visto come un successo parziale nel riconoscimento di alcuni diritti per cittadini omosessuali. Il Gay Center ha lanciato un invito a Renzi, ovvero quello di sposare la prima coppia gay,”un fatto simbolico ma anche la rivendicazione di una legge che riguarda tutti gli italiani e non solo le coppie gay. Tutto si può ancora migliorare, soprattutto i diritti dei figli e le adozioni, ma intanto oggi sfiliamo con un diritto in più, la legge approvata sulle unioni civili. Sul nostro carro anche l’invito al prossimo Sindaco di Roma a sposarci. Il Campidoglio può essere piazza di festa e di diritti“.
Il Gay Pride di quest’anno cade a pochi giorni dal ballottaggio per decidere chi sarà il futuro sindaco di Roma e mentre Roberto Giachetti ha dimostrato il proprio appoggio alla comunità omosessuale dichiarando di non partecipare per non rischiare di strumentalizzare l’appuntamento a fini elettorali, ma ha assicurato che se eletto parteciperà volentieri il prossimo anno come sindaco, la candidata del Movimento 5 Stelle Virginia Raggi non ha rilasciato dichiarazioni e non ha partecipato in nessuna maniera alla manifestazione; per quanto riguarda Paola Concia, candidata al consiglio comunale di Roma con il Partito Democratico, ha colto l’occasione del Pride per far ricadere l’attenzione su un fatto gravissimo: “Vox, l’Osservatorio italiano sui diritti e l’Università la Sapienza hanno contato 20755 tweet omofobi, razzisti, incitanti all’odio verso le donne o il diverso per religione, idee o provenienza nella città di Roma. Oggi che si celebra il Pride più importante d’Italia arriva questa triste notizia. Questo dato ci consegna un pessimo biglietto da visita per la Capitale. Roma è sempre stata una città aperta e accogliente. È necessario invertire questo triste primato e lavorare sulla cultura, che significa educazione al rispetto dell’altro”.
Infine, la comunità LGBT ha già fissato il prossimo appuntamento al quale non mancare, ovvero il prossimo sabato 25 giugno a Latina in occasione del Lazio Pride. La manifestazione è stata organizzata dopo che, come spiega Fabrizio Marrazzo del Gay Center “alcuni tra i candidati sindaco hanno firmato un patto per la famiglia tradizionale che prevede anche l’abolizione dei progetti contro l’omofobia nelle scuole“.