Una busta contenente materiale esplosivo è stata intercettata negli uffici Equitalia di Roma, sul lungoTevere Flaminio e consegnata afli artificieri della Questura di Roma. Gli agenti hanno preso in consegna la busta, accertando effettivamente la presenza del dispositivo esplosivo. “I dipendenti si sono insospettiti perché da questa busta fuoriusciva una polvere nera. Sul posto ci sono gli artificieri ma ancora non abbiamo il responso” ha spiegato un portavoce della Polizia.
Si tratta dunque del quarto caso nell’arco di pochi giorni. Difatti il terzo pacco bomba era stato inviato dall’Italia all’ambasciata greca a Parigi e disinnescato prima che esplodesse, mentre già lo scorso 9 dicembre un altro pacco sospetto è arrivato in un’agenzia di Equitalia a Roma, in via Andrea Millenovi, ferendo il direttore generale Marco Cuccagna. Il primo dispositivo esplosivo mirava invece a colpire la sede della Deutsche Bank di Francoforte, che fu prontamente disinnescato. I primi due attentati sono stati rivendicati dalla Federazione Informale Anarchici. Per il terzo invece, una fonte a conoscenza delle indagini, aveva asserito che “la fattura del pacco (spedito dall’Italia, ndr) è simile a quella degli altri due”. Proseguono nel frattempo le indagini.