Continua a salire il prezzo della benzina, che ha ormai raggiunto livelli record. Per il nuovo anno, tra l’altro, sono previsti ulteriori rincari. Rispetto a un anno fa, un automobilista che percorre medie distanze rischia di spendere fino a 50 euro in più ogni mese. Una mazzata tremenda, specie in questo periodo di recessione, i cui anche le previsioni sono tutte negative se si guarda all’occupazione e alla crescita.
Ieri la benzina è arrivata a quota 1,72 euro al litro, il diesel a 1,69, il Gpl a 0,76. Sempre più italiani vanno oltre confine per fare fronte a questi continui rialzi. La meta preferita è la Svizzera. Nel paese elvetico la benzina verde costa 1,29 euro al litro e il diesel 1,47. Le autorità svizzere sono però preoccupate, perché l’aumento del traffico comporta anche più inquinamento per gli abitanti.
Le associazioni dei consumatori sono su tutte le ferie. Va dato loro atto di dare battaglia da anni su questo fronte. “I cittadini sono costretti a trovare modi per risparmiare, come questo di varcare la frontiera – dice Rosario Trefiletti di Federconsumatori. – Non si riflette sull’effetto depressivo che questi prezzi alti del carburante provocano sulle famiglie, ma non soltanto. Anche perché sono un moltiplicatore di rialzi. Pensiamo solo al riscaldamento, che negli altri Paesi costa quasi la metà che da in Italia”.