C’è anche il nome della famosa pattinatrice Carolina Kostner tra gli indagati per dei presunti pestaggi avvenuti nel carcere di Bolzano operati da alcuni agenti ai danni di detenuti “ribelli”. A riportare la notizia è il quotidiano Leggo, che però ha anche tenuto a precisare che la gardenese sebbene faccia parte del gruppo sportivo delle Fiamme Azzurre, non opera da tempo nell’istituto di pena. Difatti la pattinatrice ha già negato l’accaduto.
I pestaggi sarebbero avvenuti durante una rivolta nel carcere nel mese di gennaio. L’indagine è stata avviata in seguito alla denuncia di un detenuto, che dichiara di esser stato malmenato dagli agenti in quanto ritenuto il capo rivolta dell’agitazione. L’apertura dell’indagine ha già scatenato numerose polemiche tra i vertici che coordinano l’istituto penitenziario di Bolzano e la Uil penitenziari. Il procuratore Guido Rispoli: “Abbiamo aperto un fascicolo per verificare la fondatezza delle accuse”.
Ma la vera polemica è per l’appunto quella che si sta delineando tra i vertici della Uil penitenziari e la direzione del carcere in cui ci sarebbe stata la presunta rivolta. Queste le accuse del sindacato: “Si sono preoccupati soltanto di invitare verbalmente il personale a recarsi nella caserma dei carabinieri per effettuare le foto, semmai anche in attività di servizio, senza alcuna disposizione formale. Questa generalizzazione, che ha portato anche alla fotosegnalazione della Carolina Kostner, che notoriamente non è impegnata in compiti operativi e non è presente a Bolzano, nuoce gravemente all’immagine del Corpo ma anche alla professionalità di chi è deputato ad accertare i fatti per cui si procede”.
Oltre alle polemiche, è per l’appunto arrivata la presa di distanza da quanto accaduto della pattinatrice gardenese, per voce del suo portavoce Giulia Mancini: “Carolina attualmente è in Germania per gli allenamenti in vista dei mondiali di fine marzo, non opera nel carcere di Bolzano, ma fa parte del gruppo sportivo”.