Si è svolto ieri sera su Skytg24 il confronto televisivo fra i tre candidati alle primarie del Pd dell’8 dicembre, Matteo Renzi, Gianni Cuperlo e Pippo Civati. I tre si sono sottoposti ad un faccia a faccia all’americana: un minuto e mezzo per rispondere ad ogni domanda del conduttore Gianluca Semprini. Diversi i temi affrontati. Cuperlo ha insistito fin dall’inizio sulla questione del lavoro: “Servono azioni mirate e mettere al primo posto il lavoro per creare domanda, occupazione e reddito” ha affermato. Per Renzi, il governo deve per prima cosa “pensare a riforme, lavoro, ridare la speranza agli italiani“. Diversa l’opinione di Civati, per il quale l’esecutivo deve cambiare la legge elettorale e poi bisogna tornare alle urne. Per il sindaco di Firenze, si possono ridurre i costi della politica, e risparmiare un miliardo, “eliminando il Senato, le province”.
Renzi ha anche criticato le privatizzazioni: “Vendere il 3% di Eni è una sorta di compro oro. Prima di privatizzare bisogna cambiare il modo di pensare l’economia“. Più sfumata in merito la posizione di Cuperlo, che ha affermato: “Abbiamo alle spalle anni in cui ci è stato detto che tutto ciò che è pubblico era negativo. Io dico: si possono fare privatizzazioni ma bisogna capire come fare“. Civati teme che Berlusconi continui a essere il leader del centrodestra, Cuperlo si augura di no, Renzi in proposito ha spiegato: “Non lo so, sono vent’anni che Berlusconi ci detta l’agenda e ci dice di che cosa dobbiamo discutere”. Sulla spending review, il sindaco è tornato ad attaccare il governo: “La spending rewiew si fa mettendo online ogni singola spesa, non facendo i professoroni coi numerini”.
Per Cuperlo, invece, bisogna colpire i privilegi ma senza tagliare in maniera indiscriminata, mentre per Civati bisogna innanzitutto “tagliare le spese centrali dello Stato”. Cuperlo si è poi detto nettamente favorevole alla patrimoniale, che, ha detto, è giusta “in un paese che sta soffrendo come l’Italia”, mentre per Renzi prima la politica deve fare la sua parte, poi “si può chiedere un grande contributo“, e per Civati bisogna “abbassare innanzitutto le tasse sul lavoro“. Quanto invece ad un voto al governo Letta. Renzi ha affermato: “Sei mesi sufficienti, i prossimi 12 mesi ottimi perchè gli daremo una mano, come Pd”. Cuperlo ha invece promosso l’esecutivo con un voto “certamente più che sufficiente”, mentre per Civati comunque “non raggiunge la sufficienza, non per colpa di Letta e dei ministri ma per colpa dell’impianto”.
Quanto ai diritti civili, Civati si è detto favorevole all’uguaglianza tra coppie omosessuali ed eterosessuali ed all’affido e all’adozione per le coppie gay, così come Cuperlo, che vorrebbe anche una modifica della legge sulla fecondazione assistita, mentre Renzi è apparso più timido su questo tema, pur dicendosi in favore di una legge sull’omofobia, di una civil partnership e di garanzie per l’affido di bambini a coppie omosessuali. Quanto invece al “pantheon” di riferimento, Cuperlo ha citato Enrico Berlinguer e Rosa Parks, Renzi lo scomparso sindaco di Incisa Val d’Arno Meme Auzzi e don Primo Mazzolari, Civati il neosindaco di New York Bill De Blasio e il sindaco di Monasterace Maria Carmela Lanzetta.