Dall’Olanda la controversa e a tratti raccapricciante storia di Katinka Simonse, 31 anni in arte Tinkebell. Su Facebook la sua “arte” viene descritta con le seguenti parole: “Raccoglie carcasse d’animali ovunque e ne tira fuori maciullamenti al limite dell’assurdo, e nel più totale disprezzo. Li ridicolizza con divertimento“.
La donna vive ad Amsterdam e la sua arte consiste nel raccogliere carcasse di animali da trasformare poi in borse. Trasformando il proprio gatto in una borsa, Tinkebell vuole dimostrare l’ipocrisia della gente di quando utilizza le carcasse degli animali per la produzione o per il consumo di pelle. Una provocazione in piena regola, dunque, ma ai limiti del disumano.
Sul suo sito personale leggiamo le seguenti parole che la descrivono: “Provoca esemplificando i punti ciechi della società moderna. Si confronta con un pubblico che gode ad essere indignato per tutto quello che non ha nulla a che fare con sé, ma allo stesso tempo è molto dispiaciuto per le proprie azioni. Si chiede perché milioni di pulcini maschi vengano brutalmente uccisi ogni giorno (spesso lanciandoli contro le pareti di una stalla), ma si viene arrestati per aver minacciato di fare la stessa cosa in pubblico. Perché ci sono persone che discutono apertamente l’abbassamento dell’età del consenso sessuale e vengono trattati come vili pedofili, ma i siti internet con ‘appena 18enni’ sono così fortemente popolari?”
Inutile dire che Tinkebell si è fatta una quantità enorme di nemici per le proprie dichiarazioni e per le proprie “opere d’arte”. Numerosi sono su Facebook i gruppi creati contro di lei, oltre ad una petizione, già firmata da 27.000 persone, che chiede di assicurarla alla giustizia.
La petizione recita le seguenti parole: “Katinka possiede molti animali e li mantiene in condizioni orribili. Detiene il 60 criceti in palle e controlla da remoto numerosi porcellini d’India. Infila i pulcini maschi nati da un giorno nel distruggi documenti. Scrive i numeri sulle lumache del suo giardino per tenerne il conto…… L’atto che ha fatto arrabbiare molte persone è avvenuto nel 2004, quando Katinka Simonse ha ucciso il suo gatto domestico per trasformarlo in una borsetta. Ci fu una certa confusione su come è andata, ma in un video ha chiaramente spiegato di avergli spezzato il collo. Il video non è tradotto, ma il messaggio è molto chiaro, poichè lei dimostra anche come ci sia riuscita. Ora sapete i misfatti, ma il nostro lavoro non è finito. Qualcosa deve essere fatto. Abbiamo bisogno di sollecitare il governo olandese agisca contro Katinka denunciandola per gravissimo maltrattamento a danno degli animali”.
Ci auguriamo davvero anche noi che qualcosa possa davvero essere fatto.