Sembra ormai pienamente avviato, dopo più di cinquanta anni, il disgelo tra Stati Uniti e Cuba. Il presidente americano Barack Obama e il presidente cubano Raul Castro hanno infatti partecipato insieme al settimo summit delle Americhe a Panama, il primo a cui ha preso parte anche Cuba, dove, dopo essersi parlati al telefono mercoledì, si sono scambiati una storica stretta di mano e parole di elogio reciproche. Obama ha dichiarato: “Guardiamo al futuro, questa è un’occasione storica. Non sono interessato a combattere battaglie iniziate prima che nascessi. La guerra fredda è finita da tempo“, ha ammesso che comunque rimarranno “significative differenze tra i nostri due paesi”, e ha annunciato di aver chiesto al Congresso di iniziare a lavorare per sospendere l’embargo verso Cuba.
Raul Castro, invece, ha definito “interessante” il discorso del presidente statunitense, ha detto che è “coraggiosa la sua decisione“ di voler migliorare i rapporti tra gli Stati Uniti e Cuba, e ha aggiunto che Obama è “onesto” e “umile” e “non è responsabile per i dieci presidenti che lo hanno preceduto“. Il presidente cubano ha inoltre confermato la sua “disposizione al dialogo rispettoso e alla coesistenza” con gli Stati Uniti, ha definito “un passo positivo” la decisione di Obama di eliminare Cuba dalla lista nera di paesi che aiutano il terrorismo, pur sottolineando che essa non vi avrebbe mai dovuto far parte, e ha spiegato che il Venezuela, che ormai, con le sue risorse petrolifere, è il principale sostenitore del regime cubano, ma contro il quale Washington ha adottato di recente nuove sanzioni, non costituisce una minaccia per gli Stati Uniti.
Durante il summit è intervenuta anche la presidente brasiliana Dilma Roussef, che ha elogiato la “coraggiosa iniziativa” dei due presidenti, sottolineando che “il riavvicinamento tra Stati Uniti e Cuba apre una nuova era nelle Americhe“. Anche Papa Francesco ha inviato al summit un messaggio che affrontava diversi argomenti, che è stato letto dal segretario di Stato Vaticano Pietro Parolin, e nel quale ha espresso “vicinanza e incoraggiamento affinché il dialogo sincero porti ad una mutua collaborazione“. Ora, dopo la storica stretta di mano tra il presidente americano e quello cubano, avvenuta poco prima della cerimonia di inaugurazione del summit, a margine di esso si terrà anche il faccia a faccia privato.
Obama e Raul Castro si erano stretti la mano per la prima volta nel 2013, in Sudafrica, al funerale di Nelson Mandela, e si erano poi sentiti telefonicamente a dicembre, quando la Casa Bianca aveva annunciato di voler riprendere i rapporti con Cuba. Il presidente americano a Panama ha incontrato anche due dissidenti cubani, Manuel Cuesta Morùa e Laritza Diversent, il che, però, ha irritato il vertice cubano, al punto che né Raul Castro né il presidente venezuelano Nicolas Maduro hanno preso parte alla cerimonia di chiusura del forum per la presenza di oppositori anticastristi, definiti “mercenari”.