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Nubifragio a Lipari, chiesto stato di calamità

Nubifragio a Lipari, chiesto stato di calamità

Un violento nubifragio si è abbattuto sull’arcipelago delle Eolie, mettendo in ginocchio Lipari: secondo le prime stime, pare che i danni ammontino a circa 30 milioni di euro. L’ultimo alluvione così violento, abbattutosi sull’arcipelago, risale al 1860: “E menomale che è durata solo due ore, perché sarebbe stata la fine; anche stavolta San Bartolomeo ha protetto la sua isola“, hanno commentato alcuni anziani della zona.

Il sindaco, Marco Giorgianni, ha ordinato la chiusura delle scuole e ha chiesto lo stato di calamità naturale al governo Monti, alla Protezione Civile e al governo regionale. La causa sembra essere stata la piena del fiume, che ha provocato ingenti danni a case, negozi ed automobili sommerse completamente dal fango e dai detriti.

La scuola media si è allagata ed il preside Renato Candia ha fatto evacuare il pianoterra e trasferito i 200 studenti al primo piano della struttura per metterli in sicurezza, mentre gli abitanti del luogo sono rimasti chiusi in casa per diverse ore.

Giorgianni ha ringraziato i Carabinieri, i Vigili del Fuoco, la Polizia Municipale, la Protezione Civile e le ditte locali che con le ruspe ed altri mezzi hanno bonificato le vie principali, ripulendole dal fango e dai detriti da cui erano state invase. Non sono stati con le mani in mano neanche gli abitanti della zona, che sono scesi in strada armati di scope, pale e tanta pazienza.

Adesso, i tecnici sono al lavoro per cercare di mettere in sicurezza tutti i torrenti dell’isola, ma è un’impresa per niente facile: negli ultimi anni, infatti, si è costruito laddove non si sarebbe dovuto – l’esempio della Liguria, dell’anno scorso, è lampante – e molti corsi d’acqua sono diventati strade dove sono stati costruiti dei palazzi. Ciò che occorrerebbe è una nuova pianificazione territoriale per far fronte a queste gravi emergenze, che continueranno ad essere sempre più presenti e che sono, al momento, ancora trascurate.

A Lipari, i danni ammontano a circa 30 milioni di euro, ma la Protezione Civile è al lavoro per dare una stima definitiva dei danni.

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