Aveva ucciso una donna in maniera atroce per un debito non pagato di 2.000 dollari. Deloris Gillespie, 64 anni, residente a New York, è stata bruciata viva mentre si trovava in ascensore. La caccia al suo killer è finita domenica sera quando, Jerome Isaac, 47 anni, si è spontaneamente presentato ad una stazione di Polizia di New York, confessando l’atroce delitto che nello scorso fine settimana ha scosso la Grande Mela. L’uomo, al momento dell’arresto, puzzava di benzina e presentava sul viso segni evidenti di bruciature. Il movente dell’omicidio starebbe nel fatto che la donna non avrebbe voluto pagargli alcuni lavoretti fatti dall’uomo in casa sua.
Isaac, dopo aver tentato in vano di recuperare i suoi soldi, ha deciso di punire la donna in maniera esemplare. E così, indossata una tuta da lavoro e caricatosi sulle spalle un recipiente con della benzina, ha atteso Deloris al quinto piano dell’edificio di Prospect Heigths, dove la donna, dipendente delle Poste, viveva. Così, appena uscita dall’ascensore per raggiungere il suo appartamento, la donna è stata colpita da Isaac, che prima le ha spruzzato addosso un liquido infiammabile e poi le ha dato fuoco con una molotov. Per Deloris non c’è stato nulla da fare, però il volto dell’assassino è stato immortalato dalle telecamere di sorveglianza dell’ascensore, così poche ore dopo è scattata la caccia all’uomo.
Pare che Isaac, accusato di omicidio di primo grado e incendio doloso, abbia vissuto con la vittima durante il periodo dei lavori domestici. Il tutto confermato sia da Jaime Holguin, inquilino che viveva sullo stesso piano della vittima, sia da Rickey Causey, nipote della Gillespie. Convivenza terminata all’inizio del 2011, quando la vittima avrebbe scoperto che Isaac le rubava in casa. Dopo essere stato cacciato, Isaac ha lasciato fuori casa della donna un biglietto con il conto da 2000 dollari per i lavori fatti in casa. Deloris per tutta risposta non ha voluto pagare nulla a seguito dei ripetuti furti subìti. Dopo il tragico epilogo, Isaac rischia di dover passare il resto della sua vita in carcere.
