Si sono svolte nel pomeriggio al Quirinale le nuove consultazioni-lampo del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, ma i partiti hanno sostanzialmente confermato le posizioni già espresse in precedenza. Il capo dello Stato, dunque, per adesso prende tempo. “Il presidente si prende un momento di riflessione, non ho altro da aggiungere” ha detto il portavoce del Quirinale Pasquale Cascella a fine giornata. Dal Pd, hanno detto di nutrire “fiducia e grattudine” per Napolitano e hanno garantito “supporto responsabile alle decisioni che prenderà“, il che fa pensare ad un sostegno ad un governo del presidente, l’ipotesi più plausibile rimasta in campo
.Il capogruppo al Senato Zanda chiude infatti al governo con il Pdl: “Ho ascoltato le dichiarazioni di Berlusconi: è vero che le riforme costituzionali devono essere fatte a larga maggioranza, ma mi sembra molto difficile ipotizzare un governo politico sostenuto da Pd e Pdl“ ha dichiarato. Paolo Gentiloni ha quindi spiegato: “Il Partito Democratico oggi pomeriggio dira sì ad un governo del presidente. Siamo favorevoli a questa soluzione anche se è prematuro fare i nomi di chi potrebbe essere il presidente del consiglio”. Anche il leader di Sel Nichi Vendola è nettamente contrario ad un governo di larghe intese:”Il Pdl non è un alleato possibile, tanto più in una situazione come quella in cui si trova oggi l’Italia. C’è la necessità di compiere fino in fondo il percorso intrapreso e di portare davanti alle Camere una proposta di cambiamento e una squadra di governo” ha detto.
Il capogruppo al Senato del Movimento 5 Stelle, Vito Crimi, ha quindi ribadito: ” Siamo disponibili a un solo governo: quello del Movimento 5 stelle. Abbiamo rilanciato al presidente Napolitano questa possibilità”. In mattinata si era anche sparsa la voce che nel M5S si stesse discutendo di un’apertura a un governo “pseudo-tecnico”, ma poi Crimi ha smentito che fosse stata presa in considerazione quest’ipotesi. Il Pdl, invece, ha rilanciato l’apertura ad un governo di coalizione: “Siamo disponibili a governo con Pd, Lega e Monti“ ha spiegato Berlusconi, aggiundo che in tal caso al Pdl “va bene la candidatura di Bersani come ci vanno bene anche altre candidature del Pd“, purchè sia “un governo politico. Basta con i tecnici“.
Sulla stessa linea la Lega Nord, con il segretario Roberto Maroni che ha dichiarato: “Siamo disponibili ad un governo di coalizione, politico e che dia risposte, ma non un governo tecnico. Noi eravamo contrari al governo Monti, figuratevi se ne viene un altro di questo tipo. Meglio le elezioni“. Anche da Scelta Civica il coordinatore Andrea Olivero apre ad un governo di coalizione: “Ancora una volta abbiamo espresso la piena disponibilità a costruire una grande coalizione tra le tre grandi forze disponibili, a patto che non diventi una grande contraddizione che nasconda i problemi che hanno i partiti al loro interno” ha affermato.