È stata la prima donna americana a viaggiare nello spazio. Parliamo di Sally Ride, morta all’età di 61 anni dopo che, come riferito dalla BBC, 17 mesi fa le era stato diagnosticato un cancro al pancreas. Sally Ride è stata la prima astronauta statunitense (anche la più giovane visto che all’epoca aveva soltanto 32 anni) a raggiungere lo spazio a bordo della STS-7 il 18 giugno 1983 per poi tornare a casa il 24 giugno successivo. Prima di lei soltanto altre due donne sovietiche hanno realizzato la stessa impresa. Parliamo di Valentina Vladimirovna Tereskova e Svetlana Evgenevna Savickaja avevano compiuto la medesima impresa.
La Ride è stata sposata con un suo collega: l’astronauta della Nasa, Steve Hawley. La sua carriera è cominciata quasi per caso quando, nel 1978, Sally rispose e venne ammessa alla Nasa nel primo corso per astronauti al quale venne consentito anche alle donne di partecipare.
Il secondo volo spaziale della Ride avvenne poi nel 1984, sempre a bordo del Challenger. Complessivamente ha trascorso più di 343 ore nello spazio. Avrebbe dovuto partire anche per il terzo viaggio, ma il programma venne interrotto dopo il disastro del 1986, quando il Challenger esplose in volo causando la morte di tutti e sette i componenti dell’equipaggio. Così, dopo aver lasciato la Nasa, la Ride ha insegnato all’Università della California, a San Diego e collaborava come ricercatrice all’Università di Standford.
Sebbene non partecipasse più a missioni da anni, la Ride era molto popolare e amata negli USA. Il Presidente Barack Obama l’ha definita una ”eroina nazionale e un potente modello che ha ispirato generazioni di giovani donne che sognavano di viaggiare tra le stelle”.
“Sally Ride ha rotto la barriera di genere, trasformando letteralmente il programma spaziale americano”, ha commentato l’amministratore capo della Nasa, Charles Bolden. Per Lori Garver, invece, vice amministratore della Nasa, “Sally è stata un modello personale e professionale, per me come per migliaia di donne in tutto il mondo. Il suo spirito e la sua determinazione continueranno ad essere un esempio per tutte le donne”.