Moody’s colpisce ancora l’Italia. L’agenzia, che esegue ricerche finanziarie ed analisi sulle attività di imprese commerciali e statali, ha infatti tagliato di ben 2 scalini il rating dei titoli di stato portandolo da A3 a Baa2 e mantenendo un outlook negativo. Sui mercati la reazione non si è fatta attendere. Il differenziale tra i Btp e il Bund a 10 anni ha aperto in rialzo di oltre 480 punti.
Dopo un’apertura positiva, Piazza Affari a Milano si è orientata verso territorio negativo. La notizia del taglio fatto da Moody’s è giunta mentre il Presidente del Consiglio Mario Monti approdava in Idaho (USA) per intervenire alla Allen Conference di Sun Valley, dove si sono riuniti i pezzi grossi del mondo della finanza dei media statunitensi. L’intervento di Monti avrà come scopo principale quello di convincere i ricconi ad investire nel nostro Paese.
Nel fornire le motivazioni alla sua decisione, Moody’s ha sottolineato che tra i fattori che probabilmente porteranno ad un ulteriore netto aumento dei costi di finanziamento dell’Italia ci sono anche segnali non certo positivi provenienti dal fronte degli investimenti esteri, oltre al rischio del contagio da parte sia di Grecia che Spagna, con la Grecia che rischia di uscire dall’Euro ed il sistema spagnolo che presenta sempre più difficoltà.
L’agenzia, però, fa riferimento anche ad altri settori: il deterioramento delle prospettive economiche nel breve termine, nonostante le misure e le riforme decise dal governo Monti, così come il clima politico che fa aumentare i rischi con l’avvicinarsi della prossima primavera.
Tutto ciò serve a spiegare anche l’outlook negativo, con l’Italia che dunque resta sotto la ferra analisi dell’agenzia e per la quale i rischi che sono inerenti all’attuazione delle riforme economiche sono davvero considerevoli. Tuttavia, Moody’s riconosce “un programma di riforme che ha davvero le potenzialità per migliorare notevolmente la crescita e le prospettive di bilancio”.
