Il presidente del Consiglio Mario Monti è comparso a Bruxelles al vertice del Partito Popolare Europeo, su invito del presidente del partito Wilfrid Martens, cogliendo di sorpresa i colleghi, e ha spiegato: “Sono venuto qui, su invito di Martens, per spiegare la situazione politica italiana: ho ricordato qual era la situazione quando ho iniziato, le cose fatte e le condizioni che hanno determinato la mia decisione”. Al vertice, oltre al presidente della Commissione Ue Josè Manuel Barroso, era presente anche Silvio Berlusconi, che ha rinnovato l’ invito al professore a candidarsi, dicendosi disponibile a fare un passo indietro.
Molti esponenti del Ppe avrebbero chiesto a Monti di ricandidarsi, come il premier olandese Mark Rutte, che ha affermato: “E’ chiaro che il Ppe supporta Mario Monti e non Silvio Berlusconi. I popolari europei apprezzano i risultati raggiunti dal premier Monti”. Il premier italiano, parlando ai giornalisti, ha poi aggiunto:
“Martens mi ha confermato oggi il grande sostegno del Ppe all’attività del governo italiano e ha espresso parole molto cortesi nei miei confronti. Ho espresso la speranza e la convinzione che quale che sia il prossimo governo, questo si collocherà nel solco della partecipazione europea perchè è anche nell’interesse nazionale. Ho ricordato ai popolari europei che il governo rimane in carica per gli affari correnti”.
Berlusconi, invece, che era accompagnato da Paolo Bonaiuti e dal vicepresidente della Commissione Europea Antonio Tajani, intrattenendosi con i giornalisti, ha affermato: “Ho ricordato al Ppe di aver chiesto a Mario Monti di essere il riferimento per il Pdl nonostante questo crei qualche problema con la Lega“. Alla domanda se Monti accetterà o meno, il Cavaliere ha risposto: “Chi vivrà vedrà”. A chi, invece, gli ha chiesto se si fosse sentito sfiduciato dai vertici del Ppe, ha risposto di essersi invece “sentito molto coccolato dal Ppe”.
In realtà, nell’ultima settimana, molti esponenti europei avevano criticato la scelta di Berlusconi di far cadere il governo, ribadendo l’apprezzamento per l’operato di Monti e criticando ogni forma di populismo. Era stata la cancelliera tedesca Merkel ad augurarsi “una svolta” per l’Italia, spiegando poi di sostenere “la strada delle riforme portata avanti da Mario Monti“. Martedì scorso, invece, il capogruppo europeo del Ppe, Joseph Daul, aveva affermato: “E’ stato un grave errore far cadere il governo“, aggiungendo poi: “Siamo molto preoccupati per gli avvenimenti in Italia; per l’Europa e per l’economia italiana non ci possiamo aspettare una politica spettacolo”.