Sindacati di polizia in agitazione. A scatenare la polemica è stata la nomina di Maurizio Azzollini a capo del gabinetto del vice sindaco di Milano Maria Grazia Guida. Azzollini, il 14 marzo 1977, impugnava una pistola, come testimonia una foto dell’epoca. Quel giorno, negli scontri tra manifestanti e forze dell’ordine, venne ucciso l’agente Antonio Custra. Non fu il dipendente del comune di Milano a sparare, anche se per quell’azione venne condannato dalla giustizia. I poliziotti sono infuriati. Ieri si sono incontrati davanti alla sede del comune: volevano incontrare il sindaco, Giuliano Pisapia, ma l’obiettivo non è stato raggiunto. La Giunta meneghina ha comunque diffuso una nota dell’amministrazione, in cui viene precisato che Azzollini non ha incarichi dirigenziali, ma è un semplice funzionario. Il comunicato della Giunta di Pisapia non è bastato a placare gli animi. I poliziotti hanno continuato la loro protesta davanti a Palazzo Marino. In serata hanno depositato una corona di fiori sulla lapide di via De Amicis, dedicata al loro collega ucciso.
