Le note di ‘Signed, sealed, delivered’ di Stevie Wonder accompagnano Michelle Obama sul palco di Charlotte dove si è aperta la Convention dei Democratici a pochi giorni di distanza da quella dei Repubblicani di Huston. La prima donna d’America forte del suo consenso personale sembra sempre più la carta vincente di questa agguerrita campagna elettorale per decidere chi siederà nella Stanza Ovale. “Ridate fiducia a Barack Obama: è uno che crede nel sogno americano perché l’ha vissuto, che cerca di realizzarlo nonostante tutte le difficoltà”. Un discorso quello dell’amata Michelle che colpisce al cuore sia quando racconta del passato di quando lei e Barack erano “innamorati, felici e indebitati”, sia quando parla della sua America.
“Negli ultimi anni, come First Lady, ho avuto lo straordinario privilegio di viaggiare in tutto il paese. Ovunque sono stata, tra le persone che ho incontrato, nelle storie che ho sentito, ho visto l’aspetto migliore dello spirito americano”. Lo spirito di un’intera nazione che “ho visto nella gentilezza e nel calore che hanno mostrato verso la mia famiglia, soprattutto verso le mie ragazze”, che ha trovato negli insegnanti “delle scuole quasi in bancarotta che insegnano senza prendere lo stipendio”. E poi aggiunge: “L’America ha ancora bisogno di Barack: non ve lo dico da “First Lady” o da moglie, lo dico da madre. Serve per il futuro dei miei e dei vostri figli”.
Insomma una Michelle indispensabile che deve scardinare lo stallo nei consensi in cui versa in questo momento l’uomo più potente del mondo, con una storia di vita molto meno agiata del miliardario sfidante ma che ultimamente ha assistito ad una sorta di scollamento della sua figura dal popolo. Ma lei,la First Lady sembra aver sortito l’intento: far capire che Obama è sempre lo stesso: “La presidenza non ti cambia: rivela chi sei veramente – continua Michelle. – E lui, come ha sempre fatto la sua famiglia è pronto a rimboccarsi le maniche per cercare di tirarci fuori dalla crisi. Abbiamo ancora bisogno di lui”.
Raccolgono l’invito i delegati al grido di ‘four more years’, ancora quattro anni alla Casa Bianca, mentre lei parla ancor del marito “lo amo così come è dalla prima volta che ci siamo incontrati”. Non ha mai avuto dubbi, “ero certa che sarebbe stato uno straordinario presidente”. Michelle intanto vive il suo successo personale con un boom di cinguettii su Twitter, battendo anche lo sfidante Mitt Romney, con picco di 28.003 tweet al minuto, contro i 14.289 al minuto registrati dal repubblicano.