La morte del re del pop è stata un evento globale, che riportò in auge un personaggio, che a fasi alterne, non era mai davvero tramontato. Controverso, instabile, accusato di crimini orribili nei confronti dei bambini, ma anche amato, osannato, festeggiato e cercato. Una persona che ha scelto di cambiare chirurgicamente il colore della propria pelle. Un cantante ed un ballerino straordinario, che ha lasciato nel cuore dei suoi fan un vuoto incolmabile. Oggi quel vuoto è stato attribuito a Conrad Murray, il medico che l’ha ucciso accidentalmente secondo la giuria statunitense.
I fan hanno ringraziato sentitamente il giudice Pastor per la sua decisione e gli avvocati per il loro straordinario impegno. Aspre però le critiche nei confronti dei media, che secondo il portavoce del funclub di Michael Jackson ” hanno per settimane ignorato i fatti ed elementi chiarissimi emersi dall’autopsia e dai test tossicologici, oltre che dalle testimonianze di vari esperti, preferendo invece speculare su elemento non pertinenti con gli eventi del 25 giugno 2009. Porteremo avanti il suo messaggio e siamo convinti che quando i media smetteranno di spettacolarizzare la vita e la morte di Michael Jackson e mostreranno la sua verità umana, allora, e solo allora, Michael Jackson avrà vera giustizia”.
Su Twitter però vengono fatti commenti ironici, decisamente indelicati sulla vicenda, fatti spesso da ragazzini che non capiscono neanche cosa significhi il dolore di parenti e fan per una persone. uno dei commenti è il seguente:”ho sentito che Justin Bieber s’é preso il raffreddore. Chiamate subito il dottore di Michael Jackson, presto!” Oppure in toni addirittura razzisti, sebbene prontamente censurati dal social network: “perché agitarsi tanto per la morte di un negro che cantava e ballava pure male, secondo me è meglio che non ci sia più quella specie di pedofilo.“
L’ultimo commento in particolare ha scatenato, oltre all’oscuramento ed alle misure previste in questi casi su Twitter, anche una valanga di commenti in difesa del re del pop e contro il razzismo.