Ennesima tragedia causata dalla diffusione massiccia delle armi fra la popolazione civile, questa volta in Florida – negli USA – dove ieri su uno scuolabus colmo di studenti è stata uccisa una bambina a colpi di arma da fuoco. La terribile vicenda è accaduta ieri mattina, quando a Homestead – nella contea di Miami-Dade, a sud di Miami – una bimba di 7 anni ha assistito alla scena della sorella che si accasciava priva di vita per terra, uccisa da un compagno di scuola.
Dopo l’omicidio ed i primi momenti di silenzio causati dallo shock improvviso, gli altri 8 bambini a bordo del pullman hanno iniziato ad urlare; tutti tranne lui, l’assassino, che è rimasto immobile e zitto. Sul posto, sono immediatamente giunti i primi soccorsi e le autorità locali, che hanno trovato il ragazzino completamente immerso nei suoi pensieri e hanno trasportato la piccola vittima in un ospedale pediatrico nelle vicinanze, dove non si è potuto far altro che costatarne il decesso.
Ancora non si conosce l’identità della ragazzina che ha perso la vita, né il nome di chi si è macchiato del crimine il quale, insieme all’autista dell’autobus, è stato interrogato per ore dagli agenti di polizia. Probabilmente, anche gli altri bambini, testimoni dell’assassinio, saranno ascoltati dalle autorità; la loro testimonianza potrebbe, infatti, essere di vitale importanza per poter ricostruire l’intera vicenda, in quanto non vi sono videocamere di sorveglianza sullo scuolabus.
Nella terribile tragedia, l’unica fortuna è che non vi sono state altre vittime, né feriti. La piccola uccisa aveva 13 anni e frequentava la Palm Glades Preparatory Academey. La mamma di una compagna di scuola della ragazzina ha raccontato, all’Associated Press, che la zona non è sicura e che, per questo motivo, è lei stessa che accompagna e va a prendere i figli a scuola.
Secondo quanto reso noto da Alvaro Zabaleta, portavoce della polizia locale, gli agenti giunti sul luogo del delitto hanno capito quasi subito che la sparatoria era avvenuta “all’interno del bus e che il presunto responsabile era a sua volta all’interno del mezzo, immediatamente preso in custodia. Abbiamo anche rinvenuto un’arma da fuoco“.