Mario Monti denunciato. L’audace provvedimento è stato preso da Paola Musu, coraggiosissima avvocatessa di Cagliari. Motivo principale della denuncia l’arrivo del governo tecnico non eletto, ma bensì imposto dalla Bce e dalle banche internazionali.
Ecco i reati che il legale sardo contesta non solo al Presidente del Consiglio, ma anche al Presidente della Repubblica Napolitano, ai ministri e a tutti i membri del parlamento: attentato contro l’integrità, l’indipendenza e l’unità dello Stato; associazioni sovversive; attentato contro la Costituzione dello Stato; usurpazione di potere politico; attentato contro gli organi costituzionali; attentato contro i diritti politici del cittadino; cospirazione politica mediante accordo; cospirazione politica mediante associazione.
La denuncia depositata presso la Procura della Repubblica del Tribunale di Cagliari, prosegue in questi termini: “Contenuto essenziale della sovranità di un popolo è dato dalla propria sovranità in materia di politica monetaria, economica e fiscale: è con essa, ed attraverso i suoi strumenti, che un popolo determina le sue sorti. Svuotare un popolo e la sua sovranità di quello specifico contenuto significa, e comporta, privarlo della sovranità stessa, in quanto lo si priva dalla facoltà e dal potere di determinare il proprio destino ed il proprio stesso “essere”, compromettendone la sua stessa esistenza”. La Musu , inoltre, accusa il governo Monti, di aver violato un pilastro della Costituzione, ovvero l’articolo 1: ” “L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro”.
Per sostenere la battaglia, Paola Musu fa affidamento sul mezzo più rapido ed immediato: la rete. Infatti è nata una pagina Facebook ed esiste una petizione on line. Dai primi riscontri, il popolo di internet sembra davvero essersi schierato dalla parte della volitiva e grintosa avvocatessa cagliaritana. Insomma il Premier continua ad essere nell’occhio del ciclone, e dopo essere diventato un fumetto al fianco di Spider Man, deve dismettere i panni fantastici e affrontare la triste realtà di tutti i giorni.
